Pipì in mare, chi la fa si becca una multa da 750€ | Dovrai andare per forza in bagno

Bagno al mare (pexels) - terranauta.it
Non si dovrebbe fare, ma chi non ha mai urinato mentre si faceva un bagno in mare? Da ora, però, ti sanzionano pesantemente.
Quando andiamo al mare, lo facciamo per rilassarci e rinfrescarci dalla calura della città. Tuttavia, non sappiamo in quali acque ci immergiamo perché le apparenze ingannano il 98% delle volte.
Almeno una volta nella vita, chiunque ha urinato mentre si stava facendo un bagno al mare. Nonostante sia prassi comune, quasi una tradizione, non si dovrebbe assolutamente fare.
È un’azione da evitare, non solo per il rispetto delle altre persone in acqua ma anche per la salvaguardia delle specie marine che abitano dove gli esseri umani stanno facendo pipì.
Il buon senso e la civiltà comune stanno diminuendo sempre di più e la quantità di bagnanti che urina in mare sta trasformando il mare in un’enorme latrina.
Il danno dell’urina in mare
Secondo quanto si legge su virgilio.it, anche se l’urina è composta prevalentemente dal 95% di acqua è comunque tossica per la fauna marina. La pipì è notevolmente devastante per le barriere coralline, già danneggiate dal cambiamento climatico ma di fondamentale importanza per l’equilibrio dell’ecosistema marino e la sopravvivenza della Terra.
Il 5% restante della pipì contiene l’urea, che ha un alto contenuto di azoto, i batteri e i residui medicinali dell’individuo. Inoltre se chi fa pipì utilizza droghe, queste vengono rilasciate in mare ed assorbite dai pesci. Il 5% è una percentuale minima, ma se viene moltiplicata per il numero elevato di persone in acqua, ipotizzando che tutti facciano la pipì in mare, il danno è più che elevato.

Multe devastanti
Stando a quanto riportato sul sito virigilio.it, il primo Paese ad introdurre le multe per chi urina in mare è la Spagna. La prima città spagnola ad introdurre il divieto scritto di urinare in mare è Vigo, seguita da Marbella e Malaga. La sanzione per chi fa pipì in acqua è pari a 750€, definendo tale punizione come “una violazione delle norme igienico-sanitarie”. Ovviamente viene il dubbio su come individuare chi sta facendo la pipì in mare e distinguerlo da chi, invece, si sta semplicemente facendo una nuotata.
Dal momento che per i bagnini resta piuttosto complicato capire chi sta urinando e chi no, rimane vigile l’appello al senso civico rivolto a tutti i bagnanti (locali e stranieri). Questo divieto spagnolo potrebbe arrivare anche in altri Paesi dell’UE, compresa l’Italia. Per il momento non c’è, ma è come se fosse un divieto implicito dati i numerosi danni che l’urina può arrecare alla fauna marina. Inoltre, bisogna sempre ricordare il rispetto verso le altre persone e fare la pipì dove in centinaia si immergono non è educato.