“Una bomba atomica sull’oceano” è ADDIO RISCALDAMENTO GLOBALE I Via al clamoroso piano per ‘salvare’ l’umanità

Bomba atomica - pexels - terranauta
Sganciamo una bomba atomica sull’oceano, e così salviamo il mondo. L’umanità è salva, anche se usiamo l’arma peggiore tra quelle di distruzione di massa. Non è l’idea di un fantomatico folle che mira alla devastazione del pianeta, anzi, il contrario.
Nessun genocidio, nessuna paura: o almeno sulla carta. Sì, perché si tratta pur sempre di fare esplodere una bomba atomica in uno dei ‘cuori’, della vita umana.
Sì, esatto, una bomba atomica fa fare esplodere nelle acque della terra. Fare esplodere un’enorme bomba nucleare nell’oceano per risolvere la crisi climatica.
Eccola l’idea, che solo apparentemente sembra surreale e uscita da un qualche film di fantascienza di Hollywood: e se ne sta parlando, e anche molto.
L’idea che può cambiare le sorti del ‘mondo’, e che in realtà mira a salvarlo mentre sembrerebbe l’esatto contrario, arriva da una lunga analisi scientifica.
Sgancio la bomba atomica sul pianeta Terra, ma solo per salvarti
L’idea arriva da un ricercatore del Rochester Institute of Technology (RIT) il quale ha proposto una soluzione che sembrerebbe oltremodo drastica per risolvere la crisi climatica in corso. Il tutto, considerata la principale minaccia esistenziale per l’umanità, sembrerebbe quasi come il giocare a una ‘roulette russa’. Cosa fa più paura? La crisi climatica o una bomba atomica?
L’idea suggerisce che l’esplosione di una gigantesca bomba atomica nel fondale dell’Oceano Antartico potrebbe contrastare il riscaldamento globale. Insomma, una soluzione estrema per risolvere un problema estremo. Del resto per la scienza il cambiamento climatico dovuto al riscaldamento globale è ad oggi la principale minaccia per l’esistenza per l’umanità.

La soluzione estrema: la bomba atomica per salvare la terra
A cosa andiamo incontro? Con un riscaldamento superiore di 1,5 °C rispetto all’epoca preindustriale si prevede l’innalzamento del livello del mare tanto da sommergere isole, metropoli e regioni costiere, perfino in Italia. E ancora siccità, incendi, fenomeni atmosferici intensi, calore mortale, nuovi patogeni letali, migrazioni, guerre globali e perdite di centinaia di trilioni di dollari entro il 2100.
L’idea dell’atomica è di Andy Haverly del Rochester Institute of Technology (RIT), un’università privata dello Stato di New York. Il giovane, 25 anni, dice di far detonare la bomba nucleare in un remoto fondale marino, per “polverizzare il basalto” e far aumentare “il sequestro del carbonio attraverso l’Enhanced Rock Weathering (ERW)”. Ciò permettere di eliminare la CO2 dall’atmosfera tramite le rocce, specie quelle ricche di silicati come il basalto: secondo lui, si creerebbero le basi per catturare il carbonio atmosferico riducendo le concentrazioni che causano la crisi climatica in atto.