Ultim’ora – Allarme tempesta di polvere canadese in Italia: PM10 fuori controllo, dati ARPA da brividi, via al protocollo emergenze

Tempesta incendio - pexels - terranauta
Ultim’ora da paura, per il nostro Paese: scatta l’allarme tempesta di polvere canadese in Italia. I dati PM10 sono ormai fuori controllo, i riscontri ARPA idem. Numeri che non mentono, e che mettono i brividi. Subito via al protocollo emergenze.
Le polveri degli incendi in Canada hanno raggiunto l’Italia: se ne era parlato, e forse qualcuno aveva sottovalutato il problema. Ma ora non si può più fare.
I dati parlano chiaro, purtroppo. Ed è vera emergenza, con PM10 ormai a livelli di rischio e pericolosità. Specie in un particolare territorio del nostro Paese.
I dati ARPA mettono i brividi, specie per chi è un po’ avvezzo agli stessi: ma anche letta con la inevitabile poca conoscenza tecnica, spaventa lo stesso.
Non serve essere uno scienziato per rendersi conto che, in effetti, i numeri fanno paura: non bisogna aver fatto anni di studi per capire quanto i riscontri ARPA siano oltre il limite.
Tempesta canadese in arrivo in Italia, ecco dove si corre il rischio peggiore
PM10 fuori controllo, in particolare in una specifica zona del territorio italiano. Quale? È presto detto. Parliamo della zona del centro nord. Sì, nell’aree settentrionale, infatti, delle dense foschie di caligine e polveri si sta addensando, e oltre a far paura, porta in ‘dote’, si fa per dire, un allarme ambientale da affrontare subito.
Nello specifico, la tempesta di incendio del Canada è arrivata in Valle D’Aosta. Le polveri degli incendi in Canada hanno raggiunto l’Italia del nord e lo ha confermato proprio l’ARPA Valle d’Aosta: la quale ha riscontrato un picco di PM10 con valori fino a 90 µg/m³. Che cosa vuol dire? Tradotto in termini pratici, che siamo oltre la soglia di sopportazione.

Polveri d’incendi canadesi: la tempesta arriva da noi
La provenienza è stata poi anche confermata dai satelliti. Polveri generate, come ribadito dagli esperti, dagli incendi in Canada che sono iniziate ad arrivare sull’Italia – come dimostrano anche le immagini satellitari – già dal 9 giugno 2025. Si tratta della lunga e clamorosa scia di polveri prodotte dagli enormi incendi boschivi del Canada.
Sembra incredibile, ma sono arrivate fin qui, e in particolare sulla zona delle Alpi ma anche in Sardegna: cieli foschi e cenerini, ma anche polveri pericolose per l’inquinamento. Nulla a che fare con la sabbia del Sahara, come alcuni pensavano. Ma da un lungo ‘viaggio’ di tempeste sabbiose che ha superato tutto l’oceano Atlantico arrivando fin qui. Arpa e istituzioni sono già a lavoro per le contromisure.