Tsunami nel Mediterraneo, monitoraggio più preciso con specifiche boe

Maremoto (pexels) - terranauta.it
In arrivo le boe d’alto mare, perfette per controllare lo stato del mare e il passaggio delle onde anomale.
L’Italia è perennemente in movimento con i numerosi terremoti che si sono verificati dall’inizio di questo 2025 (soprattutto intorno alla zona dei Campi Flegrei).
Per questo motivo, non si può escludere la possibilità di registrare anche uno o più eventuali casi di tsunami nel Mar Mediterraneo.
Lo tsunami, parola giapponese che vuol dire maremoto, indica quel fenomeno naturale in cui un’enorme massa d’acqua si solleva dal mare per schiantarsi sulla terraferma.
Le onde anomale possono essere causate da diversi fattori come, ad esempio, un forte terremoto sul fondale marino. In questo caso, bisogna sapere come agire e, possibilmente, con un avviso che dia abbastanza tempo per farlo.
Boe d’alto mare, metodo di monitoraggio
Secondo quanto si legge sul sito geopop.it, l’azienda spagnola Mediterráneo Señales Marítimos (MSM) sta creando delle boe d’alto mare per il Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma. Queste boe servono per monitorare e misurare il passaggio dell’onda anomala provocata da un terremoto sottomarino prima del suo arrivo sulla costa.
Così facendo, si riesce a migliorare la previsione dei maremoti nel Mediterraneo avvisando per tempo la popolazione in caso di pericolo tsunami. Nei prossimi mesi le boe d’alto mare verranno installate nello Ionio, dal momento che anche nel mare che tocca l’Italia si possono verificare episodi di onde anomale. In base ai dati riportati dalle boe d’alto mare viene emesso un avviso che varia a seconda della pericolosità del terremoto sottomarino in grado di generare uno tsunami.

I vari avvisi
Per poter impedire la completa devastazione da parte delle onde anomale, in Italia il sistema di allerta precoce per tsunami si chiama SiAM (Sistema nazionale di Allertamento per i Maremoti di origine sismica), è attivo dal 2017 ed è gestito dal CAT dell’INGV e dal Dipartimento della Protezione Civile. La funzione del SiAM è quella di controllare h24 i terremoti che si verificano nel Mar Mediterraneo.
I vari avvisi del Centro Allerta Tsunami (CAT) vengono attivati dai terremoti con più di 5.5 di magnitudo. Ci sono l’allerta verde, gialla e rossa e, rispettivamente, indicano un terremoto che non causerà uno tsunami; un terremoto piuttosto forte che potrebbe causare uno tsunami e un terremoto violento che può generare uno tsunami di un metro più alto rispetto alla superficie del mare. Sia nel caso di allerta gialla che rossa, si pregano le persone vicine alla costa di allontanarsi rifugiandosi in punti elevati.