Trovata la nuova Muraglia Cinese: l’hanno costruita sott’acqua | È più imponente dell’originale

Muraglia cinese (pexels.com) - terranauta.it

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Muraglia Cinese? Ormai anche questa meraviglia del Mondo è presente in versione 2.0: si trova negli abissi…

La Muraglia Cinese è considerata una delle meraviglie del mondo moderno.

Eretta per difendere i confini, oggi è un’opera che attira ogni anno moltissimi turisti da praticamente tutto il mondo.

Inoltre, fu dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1987.

Oggi, però, c’è la sua gemella sottomarina: si tratta di una struttura incredibile la cui scoperta è passata in sordina…

Altro che Muraglia Cinese, la gemella subacquea è ancora più interessante – è antichissima

Una struttura sottomarina bizzarra è stata scoperta a circa 20 metri di profondità nel Mar Baltico, vicino alla costa tedesca. La struttura è in pietra e misura circa un chilometro – certo, una lunghezza irrisoria rispetto a quella della Muraglia Cinese. Eppure, sembra che tale struttura avesse una funzione diversa, invece che di difesa, di attacco. La struttura ritrovata è stata poi chiamata Blinkerwall, e ciò che più ha stupito di essa e l’ha portata a diventare famosa è stata la sua datazione.

Gli esperti, infatti, hanno capito che non si trattasse di nulla di recente, né tanto meno di appartenente al mondo moderno. Si tratta, infatti, niente di meno che di una struttura realizzata nel Neolitico. Ma come è possibile che venisse utilizzata per ferire altri esseri viventi e non per difendersi? A quanto pare si tratterebbe di niente di meno che una trappola per renne. Ecco tutti i dettagli.

Renne (pexels.com) - terranauta.it
Renne (pexels.com) – terranauta.it

Una muraglia ma sott’acqua: ecco a cosa serviva nel Neolitico

L’ipotesi che il Blinkerwall fosse utilizzato proprio per la caccia alle renne si fonda su una particolare similitudine. Come riportato anche da Fanpage, infatti, la struttura avrebbe molto in comune con i cosiddetti aquiloni del deserto, ovvero altri reperti costituiti proprio la lunghi muri di pietra come il nostro Blinkerwall. Questi sono stati ritrovati in Giordania, in Kazakistan e anche in altri Paesi. Comunque, le ricerche sono ancora in corso, “Con SEASCAPE stiamo aprendo nuove strade scientifiche […] anche attraverso la stretta collaborazione di discipline molto diverse (geofisica, archeologia e ricerca paleoambientale), tutte essenziali per un’interpretazione significativa delle strutture“, ha detto il geologo Jacob Geersen (IOW).

Queste strutture, chiamate aquiloni vista la somiglianza con essi in una vista aerea, indirizzavano gli ungulati in trappole dove era più facile ucciderli. Per questo motivo, una volta trovato il Blinkerwall, si è subito pensato a una funzione che fosse analoga a quella degli aquiloni del deserto.