Chioggia, ragazzo muore annegato davanti ai suoi amici: i soccorsi non hanno potuto fare niente

Elicottero di soccorso (pexels) - terranauta.it
Morto annegato dopo essersi tuffato in mare. Un giovane ragazzo perde la vita davanti agli occhi dei suoi amici.
Alle 16:30 di martedì 1° luglio è scattato l’allarme nel camping Isamar di Isola Verde, a Chioggia. La telefonata che ha allarmato gli operatori del camping riguardava la scomparsa in mare di un giovane.
Dopo la chiamata agli operatori, sono stati avvisati anche i militari della guardia costiera per poter riuscire ad individuare il ragazzo disperso in mare.
La guardia costiera è stata avvisata dopo pochissimo tempo perché non si riusciva a trovare il giovane ragazzo che, dopo un tuffo in mare dal pedalò, è scomparso tra le onde.
Il giovane e un suo gruppo di amici erano saliti su un pedalò per divertirsi leggermente lontani dalla battigia, ma non troppo. Tuttavia, dopo che il ragazzo si è tuffato dal pedalò non è più emerso.
Lo svolgersi dei fatti
Il protagonista di questa tragica vicenda marina è un giovane africano di età compresa tra i 22 e i 24 anni. Dopo un tuffo dal pedalò, il ragazzo non è più tornato in superficie. All’inizio i suoi amici pensavano che stesse scherzando, ma quando hanno capito che non era un gioco si sono allarmati e hanno provato a cercarlo immergendosi a turno per riuscire ad individuarlo.
Purtroppo, però, i tentativi della comitiva di amici non hanno dato i frutti sperati e così la guardia costiera è stata allertata. Secondo quanto si legge sul sito corrieredelveneto.corriere.it, l’autorità marittima ha inviato in zona un battello della guardia costiera di Chioggia, il gcB97, per poter cominciare le ricerche del ragazzo disperso in mare.

Il decesso del giovane
Poco tempo dopo, il giovane africano è stato ritrovato privo di sensi ed è stato subito portato sulla battigia. Qui, il ragazzo è stato affidato alle cure del personale della Croce Verde che, dopo una lunga rianimazione, non è riuscito a salvare il giovane. Il ventenne non ha più ripreso i sensi e si ipotizza una brutta caduta dal pedalò.
Nel momento in cui il medico del 118 è arrivato sul posto ha potuto constatare che il giovane era morto per annegamento. Stando a quanto riportato dal sito corrieredelveneto.corriere.it, l’elicottero del 118 venuto per trarre in salvo il giovane si è visto costretto a tornare indietro senza compiere nessuna attività di trasporto pazienti. La Capitaneria di porto ha iniziato gli accertamenti del caso e continuerà ad andare avanti fino a quando non riuscirà a ricostruire tutto l’accaduto.