LUPI PREISTORICI ritrovati nel GHIACCIO: scoperta pazzesca, sono tutti CUCCIOLI I Hanno 40 mila anni e sono perfettamente conservati

Lupi preistorici ritrovati nel ghiaccio - pexels - terranauta

Lupi preistorici ritrovati nel ghiaccio - pexels - terranauta

Scoperta sensazionale: cuccioli di lupo preistorici sono stati ritrovati dal ghiaccio eterno del permafrost. Nelle remote regioni artiche del Canada e della Siberia, il grande ritrovamento. La scienza esulta: per un motivo in particolare.

Il ghiaccio perenne del permafrost ha ancora una volta restituito al mondo un incredibile frammento di passato. Stavolta, la scoperta ha dell’incredibile.

Cuccioli di lupo preistorici, perfettamente conservati, sono stati ritrovati intrappolati nel ghiaccio eterno. Si tratta di esemplari vissuti oltre 40.000 anni fa, nel periodo del Pleistocene.

Si tratta di un’epoca in cui il mondo era popolato da mammut lanosi, tigri dai denti a sciabola e altre creature estinte.  Una scoperta che lascia senza fiato.

Lupi preistorici ritrovati: sono cuccioli e integri

Il ritrovamento è avvenuto per caso, grazie allo scioglimento parziale del permafrost causato dal riscaldamento globale. I cercatori d’oro e i paleontologi, che spesso lavorano in quelle zone in cerca di fossili o minerali, hanno scoperto i piccoli corpi congelati sotto strati di terra e ghiaccio. A sorprendere i ricercatori è stato il livello di conservazione eccezionale: i cuccioli avevano ancora il pelo, le vibrisse, i denti da latte, e persino gli organi interni quasi intatti.

Una delle scoperte più famose è avvenuta in Yukon, Canada, dove è stato rinvenuto il cucciolo di lupo noto come “Zhùr” — che significa “lupo” nella lingua degli indigeni Hän. Il cucciolo, morto probabilmente all’improvviso nel crollo di una tana, ha fornito ai ricercatori un’opportunità unica per studiare l’anatomia, la genetica e l’ambiente dei lupi di 40.000 anni fa.

lupi nel ghiaccio - pexels - terranauta
lupi nel ghiaccio – pexels – terranauta

Perché è una scoperta importante

Questi animali congelati rappresentano una finestra sul passato. Grazie a tecniche moderne come la sequenziatura del DNA e l’analisi isotopica, gli scienziati possono raccogliere informazioni sul loro patrimonio genetico, sulla dieta, sull’ambiente in cui vivevano e sulle malattie che li affliggevano. Il DNA ben conservato ha rivelato che questi cuccioli erano strettamente imparentati con i lupi grigi attuali, ma presentavano tratti morfologici più adatti alla sopravvivenza in climi estremamente freddi.

Questi dati possono aiutare a chiarire le origini della domesticazione del cane, poiché l’addomesticamento potrebbe essere iniziato proprio da lupi simili a questi. Inoltre, lo studio del loro habitat preistorico offre indizi su come l’ambiente è cambiato nel tempo e come le specie hanno reagito a questi cambiamenti. Il permafrost, uno strato di terreno perennemente ghiacciato, agisce come un vero e proprio congelatore naturale. È grazie a questo ambiente che alcuni resti animali riescono a conservarsi intatti per decine di migliaia di anni. Tuttavia, il suo progressivo scioglimento a causa del cambiamento climatico sta accelerando i ritrovamenti, ma solleva anche preoccupazioni: il disgelo può liberare antichi virus e batteri ancora sconosciuti e potenzialmente pericolosi. Gli scienziati ritengono che altri ritrovamenti simili siano solo questione di tempo. Man mano che il permafrost si scioglie, nuove creature preistoriche potrebbero emergere dal ghiaccio, tra cui mammut, bisonti e forse persino altri predatori ormai estinti. Questi reperti offrono tesori scientifici inestimabili, ma ci ricordano anche la fragilità dell’ambiente attuale.