Morto d’infarto mentre nuotava, il 61enne di Borso del Grappa ha perso la vita nel mare del Salento

Ambulanza (pexels) - terranauta.it
L’uomo dalla provincia di Treviso ha trovato la morte mentre era in vacanza nel Salento. Colto da un infarto mentre nuotava.
L’ennesima vittima di questa estate nera che sembra non voler finire mai. Nonostante la stagione autunnale sia alle porte, il mare non smette di trasformarsi nella tomba dei malcapitati.
Adesso è toccato a un uomo di 61 anni che, per un momento di relax negli ultimi sprazzi di estate, ha deciso di andare in Salento.
La sua vacanza si è rivelata essere un incubo, dal momento che un’innocua nuotata in mare si è trasformata nella fatalità del turista.
La cronaca nera non smette di raccontare dei decessi registrati in mare e quello del 61enne è soltanto l’ultimo (sperando non per il momento) di una lunga lista.
La vittima dell’ennesima tragedia estiva
Secondo quanto riportato dal sito lapiazzaweb.it, l’uomo in questione è Giuseppe Marti, 61 anni, residente a Borso del Grappa (in provincia di Treviso, in Veneto) ma natio del Salento. L’uomo ha deciso di trascorrere del tempo nella sua terra natale, ma non poteva mai immaginarsi che si sarebbe spento dove 61 anni prima era nato.
Giuseppe Marti era un ex sottoufficiale dell’Aeronautica Militare e da anni era in pensione dedicando il suo tempo libero al volontariato. La tragedia si è svolta lo scorso 17 settembre, nel mare di Marina di Andrano (in provincia di Lecce). Il 61enne si era tuffato per un ultimo bagno al tramonto, ma non è più riemerso.

L’allarme lanciato e i soccorsi
Stando a quanto si legge sul sito lapiazzaweb.it, la moglie ha notato che il marito ci stava mettendo troppo a tornare a riva e ha subito chiesto aiuto. I soccorsi si sono messi in moto poco tempo dopo e le ricerche sono state coordinate dai Carabinieri di Spongano con il supporto anche del 118. Malgrado gli sforzi, l’epilogo è stato uno dei più tragici.
Dopo circa un’ora di ricerche, i soccorsi hanno ritrovato il corpo dell’uomo vicino alla costa e i medici hanno soltanto potuto constatare che Giuseppe Marti era già deceduto. I tentativi di rianimazione sono stati vani e il medico legale ha confermato il decesso dell’ex sottoufficiale dell’Aeronautica Militare per cause naturali, vale a dire riconducibili a un infarto. Un’altra giornata di mare finita in tragedia, dove un bagno si è trasformato in un incubo e il mare è diventato la tomba della vittima. Nulla di nuovo per questa estate 2025, ma si spera che con l’arrivo dell’autunno le persone desistano dall’andare al mare rischiando di allungare la lista dei decessi estivi.