San Vincenzo, turista di 66 anni muore annegato: malgrado i soccorsi celeri non c’è stato nulla da fare

Annegare (pexels) - terranauta.it
In provincia di Livorno, l’ennesima tragedia estiva che vede un turista di 66 anni perdere la vita mentre era in acqua.
Nonostante l’estate venga chiamata anche bella stagione, quella di quest’anno ha ben poco di “bello”. Un periodo caratterizzato dai toni scuri e deprimenti, malgrado le lunghe e soleggiate giornate.
Questa stagione estiva 2025 verrà ricordata soprattutto per i prezzi pazzi che hanno salassato sia i locali che i turisti e per i numerosi decessi accaduti in mare e/o in spiaggia.
In questi tre mesi estivi ci sono stati due macro insiemi di bagnati: quelli spolpati fino all’osso dai costi eccessivi e quelli che hanno pagato il prezzo più caro, ovvero la loro vita.
Focalizzandoci sul secondo gruppo, un altro decesso in mare ha fatto salire il totale raggiunto fino ad ora. Benché l’estate stia davvero finendo, il mare non smette di reclamare le anime dei bagnanti.
Un bagno finito in tragedia
Stando a quanto si legge sul sito toscanamedianews.it, nella giornata di mercoledì 17 settembre un turista di 66 anni ha perso la vita. Nel dettaglio, l’episodio si è verificato intorno alle ore 12:20 nelle acque di San Vincenzo (in provincia di Livorno, Toscana). Un uomo di 66 anni ha perso la vita mentre era in acqua e non appena il personale di uno stabilimento balneare se ne è reso conto, ha chiamato subito aiuto.
Sul posto sono intervenuti i soccorsi, vale a dire due ambulanze di cui una della Croce Rossa Italiana di Venturina (una frazione del Comune di Campiglia Marittima, sempre in provincia di Livorno) con a bordo il medico del 118. Nel momento dell’arrivo del medico, quest’ultimo ha potuto soltanto constatare che l’uomo di 66 anni era già deceduto.

Un mare di morti
Secondo quanto riportato dal sito toscanamedianews.it, anche un’altra persona è stata recuperata dal mare con sintomi di ipotermia. Tuttavia, per quello che si sa fino ad ora, le condizioni del soggetto non dovrebbero essere gravi. Probabilmente le acque del mare erano troppo fredde per il suo livello di sopportazione, ma sembra sempre più difficile dire addio agli ultimi sprazzi di estate.
La cronaca nera di questi ultimi mesi non ha fatto altro che riportare scomparsi e decessi in mare e/o in spiaggia causati, nella maggior parte dei casi, da malori improvvisi. Con l’arrivo dell’autunno la percentuale dovrebbe diminuire, a patto che non ci siano gli impavidi del freddo che amano talmente tanto il mare da non volerci rinunciare nemmeno a dicembre.