Influenza, via al primo bollettino: “427mila infezioni in 7 giorni”
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Influenza, via al bollettino: “427mila infezioni in 7 giorni”. Ma non si tratta di un allarme: “in linea con il 2024” L’incidenza più alta nei bimbi under 4. Per il momento, anzi, l’intensità è bassa in tutte le regioni.
Influenza 2025, ecco il primo bollettino. “Sono 427mila i casi stimati di infezioni respiratorie acute nella settimana dal 20 al 26 ottobre”, si evince dal primo report di stagione della sorveglianza RespiVirNet pubblicato dall’Istituto superiore di sanità, da quest’anno in forma interattiva.
“L’incidenza totale nella settimana analizzata è pari a 7,36 casi per 1.000 assistiti, leggermente più alta, ma sostanzialmente in linea con le stagioni precedenti”, si evince nel resoconto.
“L’incidenza più elevata si osserva nella fascia di età 0-4 anni, con circa 18 casi per 1.000 assistiti. L’intensità è bassa o al livello basale per tutte le regioni tranne la Basilicata, dove invece è media”.
Per quanto concerne la sorveglianza virologica, ricorda l’Iss, “si registra ancora un basso tasso di positività per i virus influenzali e per il virus respiratorio sinciziale” Rsv o Vrs.
Cosa dice il report
“Tra i virus respiratori circolanti, i valori di positività più elevati sono stati rilevati per i rhinovirus, per Sars-CoV-2 e per i virus parainfluenzali”, viene fuori. Nel merito, durante la settimana esaminata “il 2% del campione è risultato positivo al virus influenzale, quasi totalmente di tipo A; il 10% al Sars-CoV-2, lo 0,6% al virus respiratorio sinciziale e i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori: 237 (21,1%) rhinovirus, 48 (4,3%) virus parainfluenzali, 42 adenovirus, 9 coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2, 1 bocavirus e 1 metapneumovirus”.
“Anche nel flusso ospedaliero i tassi di positività più elevati nei campioni di pazienti ricoverati sono stati rilevati per i rhinovirus, seguiti dal Sars-CoV-2”, si precisa nel rapporto.

Cosa fare per prevenire l’influenza
Per prevenire l’influenza stagionale, i consigli sono sempre gli stessi, ma non per questo meno importanti. Ogni anno, con l’arrivo dei primi freddi, il virus influenzale torna a circolare e a colpire milioni di persone, soprattutto bambini, anziani e soggetti fragili.
Eppure, bastano poche e semplici attenzioni quotidiane per ridurre il rischio di ammalarsi. Prima di tutto, la vaccinazione antinfluenzale resta la misura più efficace per proteggersi. Ogni autunno, le autorità sanitarie raccomandano il vaccino, in particolare per gli over 65, le persone con patologie croniche e gli operatori sanitari. È un gesto semplice che riduce non solo la probabilità di contrarre il virus, ma anche la gravità dei sintomi. Accanto al vaccino, valgono sempre le regole di buon senso: lavarsi spesso le mani, evitare di toccarsi il viso, mantenere una buona igiene degli ambienti e arieggiare regolarmente le stanze. Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante: una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura e liquidi, aiuta a rafforzare il sistema immunitario.