Grosseto, mare inquinato dai reflui di scarico: acqua marrone non balneabile

Reflui di Grosseto (facebook Grosseto al centro) - terranauta.it
La città toscana denuncia la piena dei reflui dal Fosso Beveraggio al mare e chiede all’ARPAT e al Comune interventi immediati.
La bella stagione sta terminando, ma questo non vuol dire che si devono ignorare i problemi delle acque del mare solo perché il tempo dei bagni e dei tuffi è ormai finito.
L’associazione Grosseto al Centro, che si occupa dell’omonima città della Toscana, ha lanciato un appello molto sentito riguardante la condizione attuale delle acque del mare toscano.
Secondo quanto si legge sul sito maremmanews.it, nella mattina dello scorso 10 settembre si è verificata una piena di acque miste dal Fosso Beveraggio.
Queste acque miste sono composte da acque piovane e reflui neri, comprese le acque di scarico dei gabinetti. Questa estate 2025 non solo verrà ricordata per i numerosi decessi in mare o in spiaggia e per i prezzi pazzi, ma anche per le acque del mare pericolosamente inquinate.
La fuoriuscita pericolosa
La fuoriuscita di queste acque miste è avvenuta dalla bocca a stramazzo collocata sotto la rotatoria tra Via Uranio e Via Cavalcanti. In pochissimo tempo, qualche ora, i reflui di acque miste (tra cui anche quelle dei gabinetti) si sono riversati nel porto di Marina di Grosseto passando per la foce del Canale San Rocco.
Questa situazione ha messo in serio pericolo sia i turisti che i locali che, ignari del problema, hanno continuato a farsi il bagno nel mare inquinato. La salute pubblica è in grave pericolo e si deve trovare una soluzione il prima possibile se non si desiderano episodi spiacevoli di malanni dovuti alle acque sporche.

La richiesta di Grosseto al Centro
Stando a quanto riportato sul sito maremmanews.it, questo episodio non sarebbe il primo e unico perché già a luglio scorso era stato segnalato un altro sversamento di reflui in mare. Era il 13 luglio, ma le analisi dell’ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) sono partite il 15 luglio. Il divieto di balneazione è stato affisso il 17 luglio, quindi per quattro giorni i bagnanti erano ignari delle condizioni pessime in cui versavano le acque del mare.
L’associazione Grosseto al Centro chiede sia ad ARPAT che al Comune di Grosseto di intervenire il prima possibile per proteggere la salute dei cittadini. Si chiedono controlli tempestivi, provvedere in modo celere in caso di inquinamento e fornire informazioni rapide ai cittadini. La salute pubblica è fondamentale, ma agendo in questo modo è messa a dura prova.