Squali sdentati, perdono i loro denti a causa dei mari troppo acidi

Squalo (pexels) - terranauta.it
L’acidificazione degli oceani e dei mari porterà a una nuova specie di squali, quelli senza più nemmeno un dente in bocca.
Una delle creature marine più terrificanti, almeno nell’immaginario collettivo, è lo squalo. Se chiedi in giro, la maggior parte delle persone ti dirà che sono terrorizzate all’idea di ritrovarsi a stretto contatto con uno squalo.
Tuttavia, questa paura che si erge su anni di regime autoritario di questa specie potrebbe non avere più basi solide.
A causa dell’inquinamento prodotto dagli esseri umani, le acque degli oceani e dei mari sono sempre più acide e questo comporta un indebolimento dei denti degli squali.
La loro arma più letale e spaventosa di sempre potrebbe avere vita breve e l’acidificazione dei mari potrebbe portare alla nascita di una nuova specie di squali.
Lo dimostrazione scientifica
Le emissioni di CO2 non sono pericolose soltanto per l’aria, ma anche per l’acqua e queste danneggiano la vita sia degli esseri umani che delle creature marine. Attualmente, la media di Ph dei mari e degli oceani è pari all’8,1 ma gli esperti prevedono che entro il 2300 scenderà fino al 7,3. Un dato irrisorio per noi, ma fatale per gli squali.
Secondo quanto si legge sul sito libero.it, un gruppo di studiosi tedeschi ha condotto un esperimento per verificare gli effetti dell’acidificazione dei mari e degli oceani sui denti di squalo. Per la ricerca hanno scelto lo squalo pinna nera, che nuota con la bocca semiaperta lasciando i denti alle intemperie dell’acqua. 600 denti di squalo sono stati messi in due vasche diverse, una con il Ph attuale e una con quello previsto per il 2300.

Il destino degli squali
L’esperimento ha dimostrato che i denti posizionati nella vasca con Ph 7,3 sono risultati con una superficie irregolare piena di spaccature e cavità. Questo significa che i denti sono diventati più fragili e meno letali. Se la cosa ti solleva perché così non rischi più di venire morso da uno squalo, è necessario vedere la situazione anche dal punto di vista dell’animale.
L’acidificazione del suo habitat naturale comporterà un cambiamento fisico mai visto prima e un indebolimento della sua arma più letale che gli serve per procacciarsi il cibo e sopravvivere. Se non si agisce per tempo limitando le emissioni di CO2 con piccoli gesti quotidiani, in un futuro prossimo i mari e gli oceani potrebbero essere popolati da squali sdentati che potranno nutrirsi solo di alghe o di minuscoli pesci. Un cambiamento drastico nella loro catena alimentare e nel mondo delle creature marine.