Ritrovato il 1° computer creato dall’uomo: risale al 150 avanti Cristo | Ripescato dagli abissi del mare

spedizione subacquea (pexels.com) - terranauta.it

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Si trovava negli abissi il primo computer della storia, era presente ancora prima della nascita di Cristo: non crederai ai tuoi occhi.

Se pensavi che il primo computer fosse nato nel ventesimo secolo, beh, non potevi sbagliarti di più.

Nemmeno Apple I, nonostante il nome che appare indicativo, è considerabile come il primo computer della storia.

Il primo aggeggio somigliante a un computer, ovviamente analogico, risale persino al 150 a.C.

Questo fu rinvenuto negli abissi a largo di un’isola greca: ecco come funzionava, la scoperta fu sconvolgente.

Zero garage, il primo computer fu trovato negli abissi

Erano gli inizi del XX secolo quando fu rinvenuto al largo di Anticitera, una ubicazione che dette il nome alla macchina. La macchina di Anticitera, così è chiamata comunemente, è considerata il primo computer analogico della storia, ed è datata al 100-150 a.C. Si tratta di un calcolatore meccanico, un antenato, diciamo, dei computer odierni, che, ovviamente, si sono evoluti in modo incredibile.

Si tratta di un antico congegno meccanico composto da una serie di ingranaggi in bronzo simili a quelli degli odierni orologi. La macchina era in grado di calcolare posizioni astronomiche: movimenti di Sole, Luna e forse persino di alcuni pianeti. Poteva, dunque, prevedere eclissi solari o lunari e indicare il calendario olimpico e civico greco. Si tratta, per quanto ne sappiamo, di un unicum del mondo antico: attualmente non si conoscono né sono stati rinvenuti oggetti simili a questo. Si tratta di una importantissima testimonianza storica che ci mostra la tecnologia sotto una luce diversa rispetto a quella cui siamo abituati. Ecco, probabilmente, come si utilizzava.

Vecchio computer (pexels.com) - terranauta.it
Vecchio computer (pexels.com) – terranauta.it

Un computer analogico in fondo al mare: la macchina di Anticitera

Gli esperti hanno tentato di ricostruire il funzionamento della macchina nonostante questa fosse molto danneggiata. Attualmente possiamo osservarla andando al Museo Archeologico Nazionale di Atene. Sembra essere piuttosto certo che si azionasse con una manovella che consentiva agli ingranaggi di muoversi.

Il meccanismo della macchina è stato ricostruito grazie ad alcuni modelli 3D virtuali che sono esposti e diffusi al pubblico. Si tratta di uno dei tanti esempi della genialità umana, un filo rosso che collega l’umanità sin dall’inizio del tempi e che ha reso l’essere umano sempre più evoluto e pragmatico, capare di risolvere problemi e adattarsi a situazioni anche estreme. Gli ingranaggi della macchina sono davvero complessi, al punto che sono stati paragonati a quelli di un orologio medievale: questo rende comprensibile quanto fosse avanzata, anche per i tempi, questa macchina.