Il pipistrello del mare è un pesce enorme: pesa più di una tonnellata | Si trova anche nelle acque italiane

Manta - pexels- terranauta
Il pipistrello del mare è un pesce enorme: non lo conoscono in molti, ma è pazzesco. Affascina e fa paura, nel vederlo nuotare. E pesa più di una tonnellata. Si trova anche nelle acque italiane: ecco qual è.
Tra le creature marine più affascinanti e imponenti del pianeta, ce ne è una che tutti quanti gli esperti del ‘ramo’ ricordano con il nome di manta.
Ma il nome, forse, non dice tutto, se non niente, ai più. Eppure la manta occupa un posto speciale nel novero degli esseri viventi più che speciali.
Chiamata popolarmente “pipistrello del mare” o “pipistrello delle acque”, deve questo soprannome alla forma delle sue enormi pinne pettorali, che ricordano le ali di un pipistrello quando si muovono elegantemente nell’acqua.
Il suo nome scientifico appartiene al genere Manta, che comprende principalmente due specie: la Manta birostris (manta oceanica o gigante) e la Manta alfredi (manta di barriera).
Il pipistrello delle acque fa davvero paura
Le mante sono pesci cartilaginei, parenti strette delle razze, appartenenti alla famiglia Mobulidae. A differenza delle razze, però, non hanno un pungiglione velenoso nella coda e sono completamente innocue per l’uomo. Possono raggiungere dimensioni straordinarie: la manta gigante, ad esempio, può avere un’apertura alare – ovvero la distanza tra le due pinne pettorali – che supera i 7 metri e un peso che può arrivare a 1.500 chilogrammi.
Questi “giganti gentili” vivono principalmente nelle acque tropicali e subtropicali di oceani e mari, ma possono spingersi anche in zone temperate. Le si incontra spesso vicino alle barriere coralline, nei pressi di isole oceaniche o in aree dove le correnti portano grandi quantità di plancton.

Spettacolare, enorme, ma anche a rischio
Il loro nutrimento principale, infatti, è costituito proprio dal plancton, da piccoli crostacei e da minuscoli pesci. Le mante si alimentano filtrando l’acqua: nuotano lentamente con la bocca spalancata, facendo passare grandi volumi d’acqua attraverso le branchie, dove speciali filtri trattengono il cibo. A volte eseguono movimenti circolari o acrobatici per concentrare le prede in un’area più ristretta, facilitando così l’alimentazione.
Dal punto di vista comportamentale, le mante sono note per la loro intelligenza e curiosità. Spesso si avvicinano ai subacquei e sembrano interagire pacificamente, un comportamento che le ha rese amatissime dagli appassionati di immersioni. Nonostante la loro mole, sono agili e compiono salti spettacolari fuori dall’acqua, il cui scopo non è ancora del tutto chiaro: potrebbe trattarsi di una forma di comunicazione, di corteggiamento o semplicemente di un modo per liberarsi dai parassiti. Purtroppo, le mante sono minacciate dalla pesca indiscriminata, dall’inquinamento marino e dalla distruzione degli habitat. Per questo, molte organizzazioni e convenzioni internazionali le proteggono, promuovendo la loro conservazione e sensibilizzando il pubblico sull’importanza di preservare queste straordinarie “ali del mare”.