Oggi lo mangiano tutti, ma l’avocado lo ha scoperto un animale ormai estinto | Ingoiava anche il nocciolo

Avocado (Pixabay) - Terranauta.it
L’avocado è oggi il protagonista delle nostre tavole, ma se non fosse stato per questo antico animale non lo avremmo mai visto. Lo mangiava tutto.
L‘avocado è diventato un protagonista indiscusso delle nostre tavole. Un cibo che non manca mai nelle ricette, soprattutto in quelle più salutari, come le insalate.
È difficile infatti immaginare che la sua storia sia legata a un passato antico, a molto prima che l’uomo lo scoprisse e iniziasse a coltivarlo su larga scala.
Fino a non molto tempo fa, infatti, la sopravvivenza di questo frutto era affidata a un altro meccanismo, molto più naturale seppur bizzarro.
La sua diffusione non è quindi legata all’uomo, ma piuttosto ad altro, alla bocca e allo stomaco di un animale che si nutriva dei suoi frutti e che poi li coltivava.
Un animale ha permesso la scoperta dell’avocado
Se oggi l’avocado appartiene alla nostra quotidianità, lo dobbiamo innanzitutto a questo animale “coltivatore” e poi al suo nocciolo, sebbene per noi possa sia solo un elemento fastidioso del frutto, oltre che immangiabile, data la sua durezza. Eppure, proprio il seme, ha salvato l’avocado per millenni.
Questa creatura infatti lo ingoiava. Poiché si nutriva di frutti dalle dimensioni imponenti, che non masticava, ma ingoiava direttamente, riusciva a mangiare l’avocado con il suo nocciolo, senza frantumarlo con i denti. Assimilava la polpa e poi rilasciava il seme, protetto dalle feci, in un luogo lontano. Così l’avocado è potuto diventare il frutto che oggi consumiamo in larga scala. Se non fosse stato per questo antico ed enorme animale, oggi sarebbe solamente un ricordo.

Oggi è di uso comune, ma senza l’animale sarebbe un ricordo
La tecnica con cui l’animale “coltivava” l’avocado è la disseminazione artificiale. Un video pubblicato su Tik Tok da “renato_improda”, che spiega l’origine del frutto e la storia del suo “coltivatore”, spiega che se non fosse stata per questa e per l’animale, oggi l’avocado non starebbe sulle nostre tavole, poichè nessun altro animale, se non il megatherium, era in grado d’ingoiare il nocciolo del frutto senza frantumarlo con i denti. Oggi infatti, senza il suo eroe, l’avocado si potrebbe dire che si trovi in una fase di vulnerabilità proprio per questo motivo.
Purtroppo infatti l’animale si è estinto migliaia di anni fa a causa dell’uomo. Ha vissuto infatti 10.000 anni fa in America, ma se non fosse stato per lui, per questo bradipo gigante, oggi non consumeremmo l’avocado. Inconsapevolmente ha permesso la diffusione di questo frutto ed è grazie a lui se oggi possiamo godere della sua bontà.