Caos in Salento: bagnanti cacciati dalla spiaggia | Costrette ad intervenire le forze dell’ordine

spiaggia affollata - pexels - terranauta

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Caos in Salento: sembra incredibile, ma è vero. Succede anche questo: bagnanti cacciati dalla spiaggia. Costrette ad intervenire le forze dell’ordine. I vacanzieri sono stati letteralmente costretti ad andarsene. E il motivo è questo.

In estate, la spiaggia è una delle mete preferite da tutti: famiglie, giovani, coppie e anziani. Il motivo è semplice: rappresenta un luogo di relax, divertimento e benessere.

Lì, dove il contatto con la natura – sole, mare e sabbia – ha effetti positivi sia sul corpo che sulla mente. Il mare, infatti, aiuta a scaricare lo stress, e non solo.

Lo dice la scienza: stimola la produzione di vitamina D grazie all’esposizione al sole e favorisce momenti di socialità all’aria aperta. Migliore l’umore, e non solo.

Inoltre, infatti, le spiagge offrono attività per tutti i gusti: nuoto, sport acquatici, lettura sotto l’ombrellone o semplicemente una passeggiata lungo la battigia.

Ecco cosa succede nel Salento

Tuttavia, proprio perché molto frequentate, le spiagge richiedono il rispetto di alcune regole base di comportamento per garantire la convivenza civile e la tutela dell’ambiente: ad esempio è fondamentale raccogliere i propri rifiuti e smaltirli negli appositi contenitori, evitando di abbandonare plastica o mozziconi di sigaretta nella sabbia e, inoltre, mantenere una distanza adeguata tra ombrelloni e non invadere le aree occupate da altri bagnanti.

Ecco, proprio questa situazione rischia a volte di degenerare un po’ troppo, al punto da generare dei problemi tali da costringere le forze dell’ordine ad intervenire. Al pari di altri problemi ‘congeniti’ (ad esempio gli schiamazzi, con musica a volume troppo alto o comportamenti rumorosi) o pericoli purtroppo frequenti (sparizione di bambini, problemi di sicurezza) quello degli spazi è un tema ricorrente.

Basilicata - spiaggia ombrelloni mare montagna - pexels - terranauta
spiaggia ombrelloni – pexels – terranauta

Devono intervenire gli agenti

Come è successo, ad esempio, una manciata di giorni fa presso Lido Marini, nel Salento, dove vi era così tanta gente, e tutta accatastata l’una all’altra, che non c’era spazio neanche per mettere un ombrellone, neanche per stendersi.

Non un solo metro quadro da usare: con tanto di inevitabili screzi tra bagnanti. Tali da indurre la gente a ‘espellere’ le persone in eccesso. Ma perché tu sì e io no? L’ovvia domanda non può che rischiare di scatenare il putiferio. Del resto, si sa, nessuno vuole rinunciare a un bagno a mare, o a un po’ di sole in spiaggia, specie poi se ha affrondato spostamenti, traffico e sudore per poterselo guadagnare. Peccato che ‘chi tardi arriva male alloggia’, dice il proverbio.