Sarà un COVID 2.0: brutte notizie per il virus West Nile | Il risultato dello studio sulla contagiosità

Virus - pexels- terranauta

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Sarà un COVID 2.0: terribili e pessime notizie in questi giorni drammatici e di panico, dal punto di vista sanitario in tutto il mondo. E in Italia. Parliamo del virus di cui tutti sono preoccupati: il virus del West Nile. sì: la situazione è embematica.

Sono davvero brutte notizie quelle che orbitano intorno al virus West Nile. Il risultato dello studio sulla contagiosità fa tremare i polsi ai cittadini, e non solo.

Rischiamo la salute? Si rischia un Covid due punto zero? Ecco, in fondo questo è quel che tutti quanti si stanno, ci stiamo, chiedendo. E la scienza cosa dice?

Come confermato da tutti gli studi epidemiologici attuali, la pericolosità del virus in questione quello del West Nile, non può essere sottaciuta o negata.

Come tutti i virus di un certo tipo, quelli cioè che vengono trasmessi in modo specifico da insetti, in questo caso le zanzare, bisogna andarci cauti, e chiarire tutto.

Ecco cosa dobbiamo sapere sul virus West Nile

La paura dilaga, la emergenza crescere, i casi si moltiplicano e la gente ha, ovviamente, terrore: perché ha ancora, evidentemente, troppa memoria viva negli occhi, sulla pelle o proprio come strascichi fisici (e psicologici) gli effetti del covid 19 sulla vita del mondo interno. Oltre che lutti da continuare a piangere. In questo caso però serve un distinguo.

Prima ti tutto, questo virus non si passa da uomo a uomo. Ovvero, se il soggetto X è colpito dal West Nile, non può contagiare altre persone. Ma le brutte notizie sono per il virus in quanto tale, che sebbene non trasmesso da persona a persona, è comunque nocivo e pericoloso. Con recenti 28 casi, ad esempio, di  contagi di Virus West Nile, 28 casi nel solo Lazio, il virus alle porte di tutte le città.

Anestesia
ospedale (Pixabay) – Terranauta.it

Cosa fare per evitare il peggio

Scattano i protocolli di emergenze: test obbligatori per tutti i donatori di sangue nella Regione, controlli sul territorio e prevenzioni sui quadranti dove si verificano i casi, e nuovi test e esami nei laboratori di ricerca e negli ospedali e tanti protocolli preventivi.

I più importanti sono in fin dei conti quelli che anche i singoli cittadini possono fare: ovvero quello di evitare di lasciare porte e finestre aperte senza zanzariere di notte, evitare acqua stagnante nei giardini o nei balconi o nei patio, presso piscine o giochi acquatici di bambini, e se possibile usare pantaloni a coperture delle caviglie e maniche lunghe.