Vietato andare in spiaggia: potresti saltare in aria | Chiuso un lido in Sicilia

Spiaggia - tramonto - pexels- terranauta

Spiaggia - tramonto - pexels- terranauta

Vietato andare in spiaggia: potresti saltare in aria. Forse non ci crederai, ma è davvero quello che ti può succedere. Chiuso un lido in Sicilia. Paura, angoscia, frustrazione e enorme senso di delusione collettivo: si mescola tutto, di fronte alla evidenza dei fatti.

Potresti voler andare al mare, e con un enorme desiderio di divertirti: immaginando nuotate spensierate, tuffi, giochi e ‘bombe d’acqua’, come si suol dire.

Eppure, in un posto molto bello, e a noi italiani molto caro, purtroppo potresti trovarti di fronte a tutt’altro che delle innocue bombe di acqua.

Al contrario, vere e proprie bombe. Sì, esatto: delle bombe in mare. E proprio in un luogo che oltre ad essere lussureggiante, bello, ammirevole, è altresì simbolico.

La sicurezza è in pericolo, e proprio in un luogo emblematico: e per questo motivo, è stato chiuso un lido. Succede in Sicilia, ma andiamo a scoprire tutto.

Chiuso il lido, ci sono bombe in mare

Bomba in mare. Esatto, ecco a che cosa ci si può esporre quando si va a fare due tuffi in una delle località più belle del nostro territorio. Bombe vere, senza alcun dubbio: a Capaci, segnalata da alcuni bagnanti, è venuta fuori all’improvviso. Una vera bomba: pericolosa, ovvio. Un ordigno in piena regola. E c’è chi teme che sia solo l’inizio.

Ma che bomba sarebbe e chi ce l’ha messa li? In effetti pare che l’ordino sia risalente al periodo della Seconda guerra mondiale: ma ad ogni buon conto, una volta registrato questo inatteso ritrovamento, si è subito preso il provvedimento necessario, vale a dire quello relativo alla chiusura della spiaggia per i necessari interventi di messa in sicurezza e monitoraggio dell’area.

Spiaggia onde mare - pexels- terranauta
Spiaggia onde mare – pexels- terranauta

Pericolo in acqua, bombe vere in mare

Spiaggia chiusa, dunque, nel luogo simbolo di Capaci in provincia di Palermo: essendo stata ritrovata una bomba a mano, risalente alla Seconda guerra mondiale, è subito scattato il protocollo di allerta. Tutto risale alla scorsa domenica, quando i bagnanti hanno fatto notare la presenza dell’ordigno in acqua ed hanno chiamato le forze dell’ordine.

Subito la prassi di bonifica è stata iniziata ad opera degli  specialisti del Nucleo Sdai della Marina militare, con il lido che è stato chiuso e le analisi sul fondale per verificare il tutto. Ovviamente, al di là dell’allarme, non si sono registrate situazioni di pericolo per i bagnanti, ma la paura e l’allarme sono stati tanti, e si spera che non ci siano altri ordigni.