Altro che conchiglie: su questa spiaggia italiana risalgono gli organi a riva | I turisti si danno alla fuga

Ritrovamenti a riva (pexels.com) - terranauta.it

Un castello di sabbia…dell’orrore: ecco cosa avresti potuto fare sulle rive della costa laziale, ritrovati organi in acqua.
Rimane ancora un evento di cronaca misterioso il ritrovamento di organi a riva del litorale laziale.
Sfortunatamente, a incappare nel bizzarro e macabro spettacolo era stata una donna.
Vicino a lei, in spiaggia, vi erano anche bambini che facevano parte di una colonia.
Tutto è accaduto a Foce Verde, a Latina: il litorale laziale sta ancora aspettando risposte da quel dì, ma ecco cosa è stato appurato sugli organi.
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Era il 2022 ma il mistero rimane ancora irrisolto e non sono in pochi a temere un ritrovamento analogo. Gli organi erano stati rinvenuti tra il 21 e il 22 giugno. Il primo pensiero orripilato, ovviamente, è andato alla possibilità che si trattasse di organi umani. Come riportato da Il Messaggero, infatti, si trattava di un fegato e una milza, ritrovati nelle acque di Foce Verde. Il ritrovamento, alquanto macabro, ha portato all’arrivo delle forze dell’ordine; era dovuta anche intervenire la Guardia Costiera, che si era occupata di recuperare gli organi dall’acqua.
In seguito era entrata in gioco la figura del medico legale che aveva condotto degli esami preliminari per comprendere la natura di quelli che alla vista sembravano organi. Infatti, oltre ad accertare che fossero effettivamente fegato e milza, il medico legale aveva il compito di stabilire se si trattasse di resti umani o meno. Ovviamente, ancor prima degli accertamenti delle autorità, un certo allarme aveva iniziato a serpeggiare tra gli abitanti di Latina (e non solo): in tanti temevano si potesse trattare di una storia simile a quella del collezionista di ossa.

Altro che telline, il ritrovamento sul litorale laziale ha scioccato tutti
L’ipotesi che potesse trattarsi di resti umani aveva già sconvolto tutti. A mettere un freno allo shock giunse, poi, la dichiarazione della Procura di Latina, che aveva diffuso le novità dopo l’esame del medico legale. Il Messaggero riporta quanto diffuso: “[…]i risultati preliminari degli accertamenti di biologia molecolare nonché di natura anatomo patologica disposti da questo ufficio consentono di escludere che si tratti di organi umani“.
Questo fece tirare un sospiro di sollievo ai cittadini italiani, che erano rimasti con il fiato sospeso fino a quella rassicurazione. Ovviamente, il giallo rimane, visto che bisognerebbe accertare a quale animale appartengano i resti e soprattutto come siano finiti in acqua.