“Zone of Death”: se vivi qui ti possono uccidere (e puoi ammazzare) senza limiti: l’omicidio non è perseguibile

Omicidio - pexels - terranauta

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“Zone of Death”: se vivi qui ti possono uccidere (e puoi ammazzare) senza limiti: tutto vero l’omicidio non è perseguibile. Nessuna esagerazione. Esiste davvero: ed è forse nei luoghi più ‘cinematografici’ del mondo. 

Cos’è la “Zone of Death”, è il territorio USA senza leggi dove l’omicidio non è perseguibile. Incredibile, ma vero: questo posto esiste.

Nel cuore degli Stati Uniti, precisamente all’interno dello Yellowstone National Park, esiste un’area che ha attirato l’attenzione di giuristi, scrittori e appassionati di misteri legali: è la cosiddetta “Zone of Death”.

Ovvero un territorio di circa 130 chilometri quadrati situato nello stato dell’Idaho, dove — in teoria — un omicidio potrebbe non essere perseguibile per motivi costituzionali.

Questa particolarità nasce da un vuoto legale identificato per la prima volta dal professore di diritto Brian C. Kalt nel 2005.

Se vai lì, non ci sono leggi: l’omicidio non è perseguibile

Nel suo saggio accademico intitolato “The Perfect Crime”, Kalt espone un’anomalia giuridica che deriva da una combinazione di confini geografici, giurisdizioni legali e diritti costituzionali garantiti dal Sesto Emendamento. Come funziona questa anomalia?
Yellowstone è un parco nazionale che si estende su tre stati: Wyoming (la parte più grande), Montana e Idaho. Tuttavia, l’intero parco è sotto la giurisdizione del Distretto Giudiziario Federale del Wyoming, indipendentemente dal fatto che alcune porzioni del parco si trovino in altri stati.

Il problema sorge con la parte del parco che ricade nello stato dell’Idaho. Secondo la Costituzione degli Stati Uniti, ogni cittadino ha diritto a un processo con giuria composta da residenti dello Stato e del distretto federale in cui il crimine è stato commesso. Ma nella porzione di Yellowstone che si trova in Idaho non vive nessuno. Nessun residente significa nessuna giuria valida. Dunque, se un crimine grave come un omicidio venisse commesso lì, sarebbe impossibile formare legalmente una giuria, rendendo tecnicamente inapplicabile il processo penale.

omicidio uccisione - pexels- terranauta
omicidio uccisione – pexels- terranauta

Non ti fanno niente: lo dice la legge

Naturalmente, questa è una falla teorica, e nessun caso concreto ha mai portato a una simile situazione. Tuttavia, il fatto che la legge non sia mai stata modificata per colmare questa lacuna fa sì che la “Zone of Death” esista ancora, almeno da un punto di vista legale. Il saggio di Kalt ha suscitato preoccupazione e curiosità. Alcuni membri del Congresso hanno suggerito modifiche alla giurisdizione per eliminare il problema, ma nessun cambiamento concreto è stato effettuato. Kalt stesso ha più volte sottolineato che la sua intenzione non era incoraggiare crimini, ma mettere in luce una debolezza legale in un sistema giudiziario che si presume infallibile.

Nel tempo, la “Zone of Death” è entrata nella cultura popolare. È stata oggetto di articoli giornalistici, discussioni su forum di diritto e trame di film e serie TV, come Yellowstone e Criminal Minds. Molti turisti curiosi hanno persino cercato di localizzarla durante le visite al parco, benché non ci sia alcuna indicazione fisica sul luogo. Le autorità sottolineano che, in pratica, nessuno sfuggirebbe davvero alla giustizia: i tribunali federali e statali troverebbero comunque modi per aggirare il problema, ad esempio spostando il processo o cambiando la giurisdizione. Tuttavia, finché la legge non viene modificata formalmente, il vuoto legale resta. La “Zone of Death” è oggi un raro esempio di come, anche nei sistemi più avanzati, una combinazione di burocrazia e geografia possa creare situazioni paradossali. È un monito per il diritto americano: anche nei luoghi più controllati, può esistere un’ombra d’illegalità.