RIEMERGE UN ANTICO MONDO: pazzesco, ritrovata DAL NULLA un’antichissima civiltà terrestre I Ritrovata la “città tra le nuvole”

Civiltà perduta - pexels - terranauta

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Scoperta sensazionale: riemerge un antico mondo tra le montagne e le nuvole. La straordinaria rivelazione ha lasciato gli specialisti senza parole. Gli archeologi hanno fatto riemergere una città perduta, antichissima, per la prima volta.

Nel cuore delle Ande peruviane, tra vette vertiginose e fitte foreste avvolte dalla nebbia, è venuta alla luce una scoperta archeologica che ha lasciato senza parole la comunità scientifica internazionale.

In primavera 2025, un team di archeologi peruviani, in collaborazione con studiosi internazionali, ha riportato alla luce un’antica città perduta.

Probabilmente appartenente a una civiltà pre-incaica rimasta finora sconosciuta o poco documentata, rappresenta una straordinaria rivelazione storica.

Il ritrovamento è avvenuto nella regione di Amazonas, un’area montuosa e impervia, spesso trascurata rispetto ai siti più famosi come Machu Picchu o le linee di Nazca.

Straordinaria rivelazione: ritrovata civiltà antichissima

La scoperta è stata resa possibile grazie all’uso di tecnologie avanzate come il LiDAR (Laser Imaging Detection and Ranging), uno strumento che consente di “vedere” sotto la fitta vegetazione e identificare strutture nascoste nel terreno. Quel che è emerso è un sito straordinario: templi cerimoniali, terrazze agricole, strade lastricate e abitazioni in pietra, disposti secondo un piano urbano sorprendentemente sofisticato. Il tutto si trova a oltre 3.000 metri di altitudine, sospeso tra le montagne e avvolto spesso da nubi dense, da cui il soprannome che gli archeologi hanno dato al sito: “la città tra le nuvole”.

Gli studiosi ritengono che questa città possa essere stata un importante centro religioso o politico risalente a circa 1.000-1.200 anni fa, forse associato alla cultura Chachapoya, nota per le sue costruzioni arroccate e le tombe rupestri. Tuttavia, alcuni elementi architettonici non corrispondono pienamente agli stili noti, suggerendo la possibile esistenza di una civiltà finora ignota, o di un’evoluzione indipendente e autonoma.

civiltà - pexels - terranauta
civiltà – pexels – terranauta

Reperti sorprendenti e misteriosi

Nel sito sono stati rinvenuti oggetti ceramici finemente decorati, strumenti in pietra, resti di tessuti e mummie ben conservate grazie all’altitudine e al clima secco. Alcuni dipinti murali ancora visibili raffigurano figure umane, animali e simboli astratti, forse legati a rituali religiosi. Ciò che più ha colpito gli studiosi è l’ottimo stato di conservazione e la complessità dei simboli, che potrebbero aprire nuove prospettive sulla visione cosmologica di queste popolazioni andine.

Inoltre, alcune costruzioni sembrano allineate con eventi astronomici, come i solstizi o il passaggio di certe costellazioni, suggerendo un’accurata conoscenza del cielo e un possibile uso cerimoniale del paesaggio. Questa scoperta costringe a rivedere la mappa archeologica delle Ande. Fino a oggi, si pensava che le grandi civiltà complesse fossero sorte principalmente nella regione meridionale del Perù o lungo la costa, ma questa città tra le nuvole dimostra che centri avanzati potevano svilupparsi anche in zone estremamente isolate. Inoltre, l’esistenza di una società così avanzata prima dell’arrivo degli Inca potrebbe riscrivere la cronologia delle culture andine, indicando che le basi dell’Impero Inca affondano in un substrato culturale molto più articolato e ricco di quanto si pensasse.