TERREMOTO IN ITALIA, almeno dieci scosse in meno di un’ora | C’è chi ha fatto le valigie ed è scappato via

Danni di un terremoto - foto web - terranauta.it
Ancora una volta la terra trema e la paura cresce nell’intera popolazione. Qui, in effetti, le scosse non sono così frequenti.
In Italia, si sa, la terra non è mai davvero ferma. È come quel vicino irrequieto al piano di sopra. A volte salta, a volte cigola, a volte fa tremare tutto il palazzo e tu, con la tazzina di caffè a mezz’aria, pensi: “E mo’?”.
Dal Friuli nel 1976, che lasciò ferite profonde, passando per l’Abruzzo nel 2009, fino al devastante sisma del Centro Italia nel 2016, l’Italia ha un curriculum sismico da far tremare i polsi, in tutti i sensi.
Ogni volta il copione si ripete. Paura, macerie, solidarietà, polemiche, ricostruzioni lente e poi, piano piano, la vita che riprende. Ma la sensazione di precarietà resta lì, sotterranea come una faglia che aspetta il suo momento.
I Campi Flegrei, l’esempio lampante degli ultimi tempi
E se il resto d’Italia ogni tanto sobbalza, a Napoli, nei Campi Flegrei, la terra non ha mai smesso di borbottare. Un luogo che già nel nome suona minaccioso, dove il suolo si solleva, si abbassa, fuma, sbuffa. Un po’ come un vecchio nonno scorbutico, solo che sotto c’è un supervulcano con l’umore ballerino.
Qui non si parla solo di terremoti, ma di bradisismo, ovvero quel fenomeno per cui il suolo sale e scende come in un’eterna respirazione geologica. Ogni piccolo boato, ogni vibrazione è un promemoria: “Ehi, sono ancora qui sotto”.

Terremoto in Italia, ancora una volta la terra trema e fa paura
Ma se il Sud è abituato a convivere con le bizze della Terra, il Nord non è da meno. Qualche giorno fa, infatti, anche Parma si è ritrovata a scrollarsi di dosso la tranquillità emiliana con un terremoto di magnitudo 3.1, epicentro nei pressi di Berceto, come riportato da ansa.it. Niente di distruttivo, per fortuna, ma sufficiente a far saltare qualche colazione, svegliare i più sensibili e far impazzire i gruppi WhatsApp con messaggi in piena notte.
Insomma, anche quando il sisma è leggero, l’ansia resta. Perché in Italia, lo sappiamo bene, il terreno non è mai solo quello sotto i piedi: è anche quello dell’incertezza. Incrociamo le dita per i prossimi giorni a venire.