Si è estinto un intero paese: addio anche all’ultimo superstite | Non è riuscito a mandare avanti la generazione

isola - pexels - terranauta

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Si è estinto un intero paese: addio anche all’ultimo superstite. Tutto vero, tutto documentato, e non si torna più indietro, adesso. La fine, infine, è giunta. Non è riuscito a mandare avanti la generazione: si è spenta una intera cultura.

Ci sono storie che, quando vengono alla luce, catturano l’immaginazione collettiva e si diffondono con una velocità sorprendente, diventando presto virali.

Paradossalmente, spesso si tratta di racconti che descrivono l’esatto opposto della vita “social” a cui siamo abituati: l’isolamento, la solitudine estrema, la distanza dal mondo moderno e dai suoi ritmi frenetici.

È il caso, ad esempio, di persone ritrovate dopo anni di vita lontana da tutto e da tutti, o di antiche tribù che sembrano emergere dal nulla, preservando tradizioni e abitudini di un’altra epoca.

Storie di questo tipo ci affascinano e ci turbano allo stesso tempo. Da un lato ci colpisce la loro unicità, dall’altro ci fanno riflettere sul nostro modo di vivere.

La storia più incredibile che ci sia

Mentre noi non riusciamo più a immaginare una giornata senza connessione, senza notifiche, senza notizie continue dal mondo, ci sono individui o intere comunità che continuano a vivere come se il tempo si fosse fermato. Nessun internet, nessun telefono, nessuna dipendenza digitale. Solo natura, silenzio e sopravvivenza.

Le cronache di questi ritrovamenti fanno spesso il giro del mondo. Alcune tribù, come quelle ancora isolate nelle zone più remote dell’Amazzonia o del Sud-Est asiatico, vivono in un equilibrio fragile e prezioso, mantenendo intatti linguaggi e culture antichissime. Gli antropologi le studiano con rispetto, cercando di non alterare un equilibrio che dura da secoli. Altre volte, invece, si tratta di casi singoli: uomini o donne che, per scelta o per necessità, hanno abbandonato tutto per vivere lontani dalla civiltà, tra i boschi o in zone impervie.

Isola (pexels.com) - terranauta.it
Isola (pexels.com) – terranauta.it

Addio per sempre, la storia non proseguirà

Nella foresta amazzonica ha vissuto un uomo misterioso, noto come ‘l’uomo della buca’: veniva considerato come l’ultimo vero superstite di una tribù che sarebbe stata sterminata negli anni settanta. Per circa 26 anni avrebbe vissuto completamente solo, senza alcun contatto col mondo civile: si sarebbe difeso costruendo trappole, scavando buche profonde per scacciare gli animali. E da qui il suo nome. Da tempo gli antropologi lo monitoravano senza interferire, rispettando il suo desiderio di solitudine e evitando ogni contatto per non comprometterne l’equilibrio e anche l’unicità del fenomeno.

Era in fin dei conti un simboli di resistenza, un caso eccezionale, il simbolo di come gli indigeni, per definizione, possano resistere a tutto, compresi massacri e deforestazioni. Dopo esser stato attenzionato per lunghi periodi, l’uomo è morto nel 2022, e con lui anche una intera cultura che non ritornerà.