Sono dei mostri marini mai visti prima: ritrovamento pazzesco degli scienziati | Vivevano prima dei dinosauri

Squalo - pexels - terranauta

Squalo - pexels - terranauta

Sono dei mostri marini mai visti prima: agghiacciante e spaventoso ritrovamento pazzesco degli scienziati. Vivevano prima dei dinosauri. E la notizia ha fatto subito il giro del web, donando stupore e anche paura un po’ ovunque.

Sotto le colline del Kentucky, nel cuore del Parco Nazionale Mammoth Cave, il più vasto sistema di grotte del pianeta, un gruppo di ricercatori ha riportato alla luce una scoperta che sembra provenire da un’era perduta.

Nelle profondità buie e umide delle gallerie calcaree, tra sedimenti vecchi di centinaia di milioni di anni, sono stati ritrovati i resti di due specie di squali preistorici

Sconosciute fino a oggi, rimaste sepolte per oltre 325 milioni di anni, ben prima dell’apparizione dei dinosauri. Di che si tratta di preciso?

Secondo quanto riportato dal Daily Galaxy, i fossili eccezionalmente ben conservati appartengono a un gruppo ormai estinto di predatori marini chiamati ctenacantidi.

Ecco di  che si tratta

Sarebbero antichi dominatori degli oceani che popolavano i mari tropicali del periodo Carbonifero, quando l’attuale Nord America era coperto da acque calde e poco profonde. Questi squali erano molto diversi da quelli moderni: possedevano spine dorsali simili a pettini, mascelle possenti e denti adattati a differenti tipi di preda.

Le due nuove specie scoperte sono state battezzate Troglocladodus trimblei e Glikmanius careforum. Il primo, lungo circa 3,5 metri, era un cacciatore agile e silenzioso, con denti biforcuti ideali per afferrare organismi dal corpo molle o colpire rapidamente in agguati improvvisi.  Il secondo, più grande e massiccio, mostrava caratteristiche morfologiche uniche mai osservate in precedenza, come pinne rinforzate e una struttura cranica che suggerisce un’evoluzione indipendente rispetto ad altri squali dell’epoca.

Squalo
Squalo (pexels) – terranauta.it

Cosa implica la scoperta

La scoperta è avvenuta durante una spedizione di paleontologi americani che da anni esplorano Mammoth Cave non solo per la sua importanza geologica, ma anche per la quantità di reperti fossili intrappolati nei sedimenti. Le condizioni della grotta — buio totale, umidità costante e abbondanza di minerali calcarei — hanno favorito una conservazione straordinaria dei fossili, permettendo di analizzare dettagli anatomici finora sconosciuti.

Gli studiosi ritengono che questi squali rappresentino un anello evolutivo fondamentale per comprendere la transizione dalle prime forme primitive ai predatori marini più evoluti che dominarono i mari nel Mesozoico. La loro presenza a Mammoth Cave, inoltre, conferma che l’area del Kentucky, oggi lontana dall’oceano, un tempo era un ambiente marino brulicante di vita.