Non attraversare mai questo ponte toscano: È INFESTATO | La storia che terrorizza i cittadini

ponte tibetano - pexels - terranauta

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Non attraversare mai questo ponte toscano: chi lo conosce lo sa, e la realtà è terribile, agghiacciante.  È infestato. La storia terrorizza i cittadini. Ovunque, intorno, si respira un’aria lugubre, da paura. Ecco di che cosa si tratta.

L’Italia, con la sua storia millenaria e la varietà di culture che l’hanno attraversata, è un vero scrigno di leggende e miti. Molte costruzioni, ne sono ‘piene’.

Dai castelli medievali alle chiese rinascimentali, ci sono diverse storie fantasiose legate alla loro origine, storie che intrecciano realtà storica e immaginazione popolare.

Alcuni edifici sono avvolti da racconti che ne giustificano la posizione, la forma o alcune particolarità architettoniche. Ad esempio, si narra che certi castelli siano ‘posseduti’.

Si dice che siano costruiti  per proteggere tesori nascosti o per sfuggire a presenze maligne o tramite l’opera del demonio stesso. Come in questo caso.

La leggenda del ponte infestato

Le leggende sulle origini delle costruzioni non sono solo storie complesse o misteriose: sono anche strumenti culturali, modi per tramandare valori, credenze e memorie collettive. Raccontando perché un edificio è stato costruito in un certo modo o in un certo luogo, le comunità mantengono viva la propria identità storica e artistica, intrecciando realtà e fantasia.

In questo caso però la suggestione fa davvero paura ai cittadini. Di che si tratta? Stiamo parlando del Ponte della Maddalena, conosciuto anche come il ponte del Diavolo. Che cosa nasconderebbe, e perchè mai lo hanno chiamato così?

diavolo - pexels- terranauta
diavolo – pexels- terranauta

Ecco l’origine del suo nome

Questo ponte si trova a Borgo a Mozzano, vicino Lucca. Che cosa a avrebbe di speciale? La storia che nasconderebbe sarebbe pazzesca. Si narra che il capomastro, disperato perché non riusciva a completare l’opera, fece un patto col diavolo.

In cambio dell’anima del primo essere umano che avesse attraversato il ponte, ottenne una rapida conclusione dello stesso in una sola notte. Spettacolare, con un arco asimmetrico. Il capomastro fece attraversare il ponte a un cane, e il diavolo prese la sua anima. Ora, è chiaro che le leggende nascono sempre da un fondo di suggestione e che la loro diffusione, nel tempo, passa anche attraverso la particolarità di alcuni aspetti, spesso paesaggistici o architettonici. Eppure, non sembrano essere pochi coloro i quali sentono di avvertire una presenza inquietante, e un senso di smarrimento e di dolore antico, nell’aria, nelle vicinanze del ponte. Che si tratti del povero cane o della emotività delle persone suggestionate, in certi casi ‘mitologici’ è quasi secondario.