Lo abbiamo amato e assaporato: ora questo pesce si è estinto | Non potrai averlo nemmeno al ristorante

Pesca in mare - pexels - terranauta
Lo abbiamo amato e assaporato: ora questo pesce si è estinto. Le scelte dell’uomo, ormai lo sappiamo, ricadono su tutto l’ecosistema. Non potrai averlo nemmeno al ristorante: la natura soffre, di fronte al nostro passare.
Spesso ci si interroga in modo meno concreto di quel che servirebbe, rispetto alla capacità dell’uomo di devastare, se vuole, tutto ciò che ha intorno.
Ci sono delle specie animali, delle creature, come anche delle piante del resto, che non solo sono a rischio vita, ma anche estinzione.
Spesso questo accade per un evolversi del ciclo vitale, è vero, ma molto più spesso a quanto pare vi è la nostra mano. Come in questo caso.
Stiamo parlando di una specie vivente che di fatto alcuni considerano già estinta, e che lo è praticamente, o quasi. E non possiamo girarci dall’altra parte.
Estinzione in corso: è dire che lo abbiamo assaporato da anni
Stiamo parlando dei ricci di mare, creature che da secoli popolano i nostri fondali e che fanno parte non solo dell’ecosistema marino ma anche della cultura gastronomica di molte regioni costiere, stanno affrontando una minaccia crescente: il rischio di estinzione.
Una combinazione di fattori naturali e non solo sta infatti riducendo in modo drastico le popolazioni di questi animali, al punto che in diverse zone del Mediterraneo il loro numero è crollato in maniera allarmante. Uno dei motivi principali è la pesca eccessiva. I ricci di mare sono considerati una prelibatezza in cucina, soprattutto per le uova, note come “gonadi”, molto apprezzate per il loro sapore intenso.

Ora non potrai più gustarli
Questa forte richiesta ha portato a un prelievo massiccio, spesso superiore alle capacità di rigenerazione della specie. In alcune regioni italiane, come la Puglia e la Sardegna, si sono dovute introdurre regole per limitarne la raccolta. Accanto alla pesca, pesa in anche il cambiamento climatico.
L’innalzamento delle temperature marine, l’acidificazione degli oceani e l’inquinamento stanno alterando gli equilibri dei fondali, rendendo difficile la sopravvivenza dei ricci. L’acqua più calda favorisce la proliferazione di malattie e parassiti, mentre la perdita di habitat adeguati riduce le aree dove possono riprodursi e crescere. La scomparsa dei ricci di mare non avrebbe solo un impatto culinario, ma anche ecologico. Questi animali svolgono un ruolo chiave negli ecosistemi marini, contribuendo al controllo della crescita delle alghe. La loro riduzione porta a squilibri, con conseguente proliferazione algale che soffoca altre specie e compromette la biodiversità dei fondali.