Vacanze in Puglia, arriva la nuova costosissima tassa | I turisti cambiano meta dall’anno prossimo

Vacanze in Puglia (pexels.com) - terranauta.it

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Il prossimo anno di certo non andranno nello stesso posto: un contributo inaspettato di due euro viene chiesto ai turisti in Puglia.

La Puglia è una regione meravigliosa che negli ultimi decenni ha visto un enorme sviluppo turistico.

Grazie al rinforzo delle infrastrutture, alla riqualificazione di alcune aree e all’impegno dei lavoratori turistici in generale, la regione ha visto una vera rinascita.

La situazione attuale favorisce l’ambito turistico, e la commistione tra strutture efficienti e natura strabiliante porta la Puglia a vette altissime rispetto a incassi e apprezzamenti.

Eppure, qualcosa di apparentemente assurdo è successo proprio in Puglia e lo hanno riportato alcuni clienti di un locale.

Tutto è successo in Puglia: l’episodio sulla ‘tassa’ è virale

Una bufera mediatica ha travolto Ostuni, e in particolare un episodio che riguarda una comitiva e uno scontrino. Lo scontrino è stato diffuso online e in tanti si sono indignati per una voce particolare presente sul pezzo di carta. Una comitiva si era trovata a fare un aperitivo con cocktail e stuzzichini nella cosiddetta Città Bianca della Puglia. Sebbene l’aperitivo fosse stato considerato un po’ costoso, tutto era in linea con un posto che vive di turismo in alta stagione. Una voce in particolare ha scioccato tanti.

Si tratta di un supplemento inaspettato di ben otto euro per la musica. Non è il solo posto in cui la musica si ‘paga’: basta pensare a quando andiamo a un concerto o a una serata con musica con pagamento all’ingresso o consumazione obbligatoria. Il vero problema, in questo caso, risiede nel fatto che questo costo extra non era stato segnalato in precedenza da nessuna parte, e le persone si sono ritrovate questa voce in scontrino senza alcun avvertimento.

Deejay (pexels.com) - terranauta.it
Deejay (pexels.com) – terranauta.it

Colonna sonora, se la vuoi la paghi quasi 10 euro

Nel locale era presente un deejay, ed ecco che è spuntata la voce ‘musica’ di ben 8 euro in scontrino, calcolata come la somma di due euro a testa. Nessuna indicazione chiara di un extra era presente sul menù, su cartelli né era stata annunciata dallo staff.

Il caso è diventato immediatamente virale, facendo sì che gli utenti potessero esprimere opinioni più o meno condivisibili in merito. Se in tanti sono indignati e impressionati anche dal prezzo corrispondente alle altre voci presenti sullo scontrino, come ad esempio i venti euro degli stuzzichini, altri non si stupiscono e sostengono che ormai i prezzi siano questi e che inserire due euro per il pagamento di un deejay è una pratica assolutamente accettabile.