Prepariamoci ad una nuova pandemia: stavolta è colpa del clima | Scienziati al lavoro per i vaccini

ghiaccio - pexels- terranauta

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Prepariamoci ad una nuova pandemia: ma adesso non si tratterebbe di un virus, bensì, la colpa sarebbe del clima. Scienziati al lavoro per i vaccini. La paura si diffonde già, e il panico potrebbe sopraggiungere subito dopo. Ecco cosa sappiamo.

Dopo l’esperienza drammatica del Covid-19, la paura di una nuova pandemia è diventata un sentimento diffuso nella popolazione.

L’emergenza sanitaria globale ha lasciato un segno profondo, sia a livello emotivo che sociale, e molte persone faticano ancora oggi a dimenticare le restrizioni, le perdite e l’incertezza vissute in quegli anni.

Questa paura si riaccende ogni volta che emergono notizie di nuovi virus, di focolai improvvisi o di malattie potenzialmente pericolose, anche in Paesi lontani.

I recenti fatti di cronaca e attualità, che riportano episodi di infezioni sospette, epidemie locali e allarmi sanitari, non fanno che alimentare la preoccupazione.

Cosa si è scoperto, quali rischi corriamo

Il timore non riguarda solo la possibilità di ammalarsi, ma anche le conseguenze che una nuova emergenza potrebbe avere sulla vita quotidiana: lockdown, limitazioni agli spostamenti, difficoltà economiche, isolamento sociale e carenze di beni e servizi. Inoltre, l’esperienza passata ha insegnato quanto la nostra società sia vulnerabile a eventi di questo tipo e quanto sia importante essere preparati.

Gli esperti ricordano che il rischio di pandemie non è mai nullo: globalizzazione, cambiamenti climatici e stretta interconnessione tra Paesi facilitano la diffusione di nuovi agenti patogeni. Per questo, la comunità scientifica e le istituzioni sanitarie lavorano costantemente per monitorare situazioni potenzialmente pericolose, sviluppare piani di prevenzione e garantire una risposta rapida in caso di emergenza.

Mare verde
Mare  (pexels) – terranauta.it

Non si tratta di covid, ma di tutt’altro

Ci sarebbe dunque una nuova minaccia sanitaria. Adesso ci sarebbe il rischio che alcuni patogeni congelati nei ghiacciai possano riemergere. E diventare operativi: non sarebbe campata in aria, bensì reale. Lo scioglimento può liberare questi patogeni.

I cambiamenti climatici mettono a rischio ghiacciai, e crescono le probabilità che dal ghiaccio si sciolga facendo emergere microrganismi in grado di devastare gli ecosistemi. Un team di ricerca, guidato dal ricercatore italiano Giovanni Strona, supervisore del programma di dottorato dell’Università di Helsinki, in Finlandia, ha analizzato antichi organismi sepolti nei ghiacciai Il clima terrestre si sta scaldando a una velocità di quattro volte più veloce nelle aree fredde, quali l’Artico. Le stime dicono che quattro sestilioni (4.000 miliardi di miliardi) di microrganismi potrebbero essere rilasciati dallo scioglimento dei ghiacci ogni anno, rendendosi possibili minacce per la sopravvivenza umana.