Il continente si sta spezzando in due: Rift Valley, la spaccatura HORROR che divide la terra in due: 7 millimetri all’anno, sta accadendo sotto i nostri piedi

vallata - pexels- terranauta
Nel cuore dell’Africa orientale si sta consumando, da milioni di anni, un evento geologico di proporzioni colossali, che oggi gli scienziati osservano con crescente attenzione: la Rift Valley, una vasta frattura tettonica.
La spaccatura attraversa il continente africano da nord a sud, si sta allargando progressivamente, a un ritmo che potrebbe, in un futuro geologicamente prossimo, dividere l’Africa in due continenti distinti.
La Great Rift Valley si estende per oltre 6.000 chilometri, partendo dal Mar Rosso e attraversando l’Etiopia, il Kenya, la Tanzania, il Mozambico e giù fino alle regioni meridionali.
Non si tratta solo di una valle, ma di un sistema di placche tettoniche in lento movimento, che comprende la placca africana e la più piccola placca somala.
Queste due masse continentali si stanno separando a una velocità media di circa 7 millimetri all’anno. Sembra poco, ma nel tempo geologico equivale a un processo imponente.
Rift Valley, cosa sta succedendo
Secondo un recente studio condotto dal Centro di Geodinamica di Addis Abeba e pubblicato nel giugno 2025, l’attività tettonica nella regione si è intensificata negli ultimi decenni, con un incremento misurabile nei terremoti locali e una serie di nuove fratture emerse nel suolo etiope e keniota. Alcune di queste crepe, come quella apertasi nel 2018 nella regione di Narok (Kenya), si sono rivelate profondi squarci della crosta terrestre, testimoni visibili di ciò che sta accadendo sotto i nostri piedi.
Stiamo constatando a quanto pare un continente che si sta lentamente spezzando. La Rift Valley è la manifestazione di un processo tettonico ampio, che può dare origine a un nuovo oceano tra continenti. Gli scienziati ipotizzano che, tra circa 5-10 milioni di anni, l’Africa orientale possa staccarsi completamente dal resto del continente, creando un nuovo micro-continente o una grande isola, simile a come si è formato il Madagascar in epoche remote. Il Mar Rosso e il Golfo di Aden potrebbero espandersi e saldarsi, trasformando la Rift Valley in una dorsale oceanica simile all’Atlantico.

Spaccatura terrestre, cosa può accadere
Ma l’impatto della Rift Valley non è solo geologico. La regione ospita uno dei paesaggi più spettacolari e diversificati del pianeta, con laghi salati, vulcani attivi come il Nyiragongo e l’Erta Ale, e habitat unici che supportano un’enorme biodiversità. È anche una delle culle della civiltà umana: proprio in questa valle sono stati ritrovati resti di ominidi risalenti a milioni di anni fa, tra cui il celebre scheletro di Lucy, in Etiopia.
La frattura della Rift Valley ci ricorda che la Terra è un pianeta vivo e in continua trasformazione. Sebbene la divisione dell’Africa non sia imminente in termini umani, gli effetti locali – tra terremoti, eruzioni e cambiamenti nel paesaggio – sono già visibili e influenzano le popolazioni che vivono lungo la faglia. Le autorità africane stanno collaborando con geologi internazionali per monitorare costantemente la situazione, ma resta un dato certo: la Rift Valley è un laboratorio naturale straordinario, dove si può osservare in diretta ciò che, altrove nel mondo, è avvenuto solo in un passato remoto.