Guarigione come Crescita

Il Papa, l’aids e i milioni di morti. Siamo tutti complici?

Ancora una volta il Vaticano è tornato a tuonare contro l’uso dei preservativi in Africa. Non solo non sono la soluzione, ha affermato, ma anzi rischiano di peggiorare la situazione. Francia e Germania si sono subito dissociate. In Italia il governo ha taciuto, ma milioni di italiani si dicono indignati. Eppure, la maggior parte di loro è ufficialmente “complice” dell’azione di Papa Ratzinger… Una volta si diceva “non in mio nome”. E adesso?

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di Giancarlo Tarozzi

Uscire dalla Chiesa Cattolica? Si può fare!
Milioni di persone criticano la Chiesa Cattolica, ma in realtà ne fanno parte
Negli scorsi giorni il signor Joseph Ratzinger, capo della Chiesa Cattolica e dello Stato del Vaticano con il nome di Benedetto XVI, in un viaggio in Africa ha ribadito che la soluzione del problema dell'Aids non è assolutamente l'uso dei preservativi, ma la castità e i rapporti sessuali esclusivamente all'interno del matrimonio.

Questa posizione, data l'influenza che il signor Ratzinger ha sulla frangia cattolica della popolazione africana, avrà senz'altro come conseguenza diretta la morte o la sofferenza per Aids di milioni di persone (oggi si parla di circa 21 milioni di malati di Aids) e, cosa ancor più grave, la nascita di bambini destinati certamente a morire per fame o sete in zone sovrappopolate in cui c'è una mancanza assoluta di risorse.

Del resto, su posizioni analoghe, si sono espressi i suoi predecessori, in particolare il signor Woytila, noto come Giovanni Paolo II, che nei suoi innumerevoli viaggi ha predicato continuamente l'inutilità e la peccaminosità dell'uso dei preservativi, cosa che lo ha reso senz'altro responsabile diretto ed indiretto di un numero di morti di fame e malattia secondo solo a quelli provocati da Hitler con l'Olocausto.

Ma... il problema non é assolutamente il signor Ratzinger, il signor Woytila, o altri. In realtà, essi sono l'espressione diretta e coerente dell'ideologia della frangia cattolica del cristianesimo.

Il cattolicesimo, è bene ricordarlo ancora una volta, non si rifà tanto agli insegnamenti di Cristo, neppure a quelli contenuti nei Vangeli ufficiali (per quanto siano stati attentamente scelti e selezionati da un Concilio guidato e ispirato dall'Imperatore di Roma), tant'è vero che la lettura dei Vangeli, fino al secolo scorso, era fortemente sconsigliata ai "fedeli"; il cattolicesimo si rifà alla predicazione di un certo Paolo di Tarso, prima fanatico anti cristiano e poi fanatico cristiano, i cui insegnamenti sono pieni, tra le altre cose, di inviti a sottomettere le donne al proprio marito, e facezie del genere.

Ribadisco, il problema non sta nel signor Woytila o nel signor Ratzinger: la Chiesa Cattolica ha una propria posizione, è un movimento politico ideologico che vive ormai ininterrottamente da circa 2000 anni; la monarchia dei pontefici é l'istituzione storica attualmente in vita da più tempo e persegue nei secoli una propria linea di controllo ideologico, attraverso l'Inquisizione in passato e oggi la pressione sui movimenti politici in quelle nazioni che domina meglio come l'Italia .

Nel tempo ha sviluppato forme sempre più raffinate di manipolazione di massa attraverso le conversioni forzate e i cosiddetti movimenti "missionari". E' quindi perfettamente logico e coerente che chi gestisce tale struttura persegua la propria linea, che nega il relativismo, che si considera unica detentrice della verità al di sopra e al di là di qualsiasi dubbio e così via…

Ma allora... dov'è il problema? Il problema sta nel fatto che, come qualunque struttura politica e religiosa, il suo potere deriva in gran parte dall'adesione acritica e passiva di quelli che sono i suoi seguaci, esattamente come é successo ai tempi di dittature quali nazismo, fascismo, comunismo sovietico: è la massa a dare potere ai propri governanti.

È oggi, tutti coloro che rabbrividiscono nel sentir parlare dell'inutilità dei preservativi in Africa, tutti coloro che rabbrividiscono nelle ingerenze estremamente pesanti ed irrispettose del dolore e della sofferenza umana nel caso Englaro, tutti coloro che rabbrividiscono per le violenze tuttora perpetrate da missionari cattolici nelle missioni in cui vengono educati per esempio i figli dei Nativi americani, tutti coloro che rabbrividiscono per un'omosessualità negata e resa peccaminosa per i "fedeli" e praticata impunemente insieme alla pedofilia da molti sacerdoti in tutto il mondo, tutti coloro che rabbrividiscono per l'invadenza ormai assoluta delle gerarchie vaticane sulla politica di paesi come l'Italia, ebbene tutte queste persone sappiano che non hanno nessun diritto di sentirsi diversi fino a quando rimangono essi stessi cattolici.


Il fascismo in Italia ha vissuto e si è basato sulla complicità spesso vigliacca e spesso interessata di tutti coloro che vi hanno aderito per il quieto vivere, magari voltando la testa dall'altra parte, per un proprio tornaconto personale.

Ancor oggi le gerarchie vaticane affermano che l'Italia è un paese cattolico perché oltre il 90% degli italiani è cattolico. Qualcuno potrà considerare queste cifre assurde, dal momento che ormai circa il 30% delle coppie non è sposata in chiesa, e quindi è costituita da persone ufficialmente scomunicate, e la partecipazione alle ritualità nelle chiese cattoliche é virtualmente vicino allo zero, ma... il punto di forza e "la tessera".

Nel partito fascista, essere tesserati significava aderire; e qual è la "tessera" che giustifica il clero quando afferma che la quasi totalità degli italiani è cattolica? Si chiama battesimo.

Proprio quel battesimo che da rito sacro di iniziazione - come quello ricevuto da Cristo da parte di Giovanni Battista, dal rituale Esseno di crescita - è stato pian piano trasformato in qualcosa di imposto ai neonati, vittime inconsapevoli di questa manipolazione di massa nei millenni, e che ha dato e dà tuttora al mondo cattolico la forza dei numeri.

In questa rubrica ho avuto più volte occasione di parlare di una possibilità che, stranamente, ancora esiste di sbattezzarsi, cioè di comunicare ufficialmente la propria intenzione di non far parte della Chiesa Cattolica, e di far registrare quest'intenzione con una semplice raccomandata inviata alla chiesa in cui si è stati battezzati.

Eppure... milioni di persone che rabbrividiscono e criticano quello che lo Stato Vaticano attraverso il signor Ratzinger sta facendo, non trovano generalmente lo spazio, il tempo, la coerenza interiore di sbattezzarsi e quindi non considerarsi più complici.

La coerenza è un bene molto importante: ritengo che solo chi sceglie di non far più parte di una struttura come quella cattolica da sbattezzato ha il vero diritto di rabbrividire e criticare profondamente le conseguenze della linea politica che questa gerarchia porta avanti.

Dall'altro lato, lamentarsi in maniera molto tristemente "italiana" senza nemmeno sprecare i pochi minuti e i pochi spiccioli per la raccomandata per lanciare un chiaro segnale, significa essere assolutamente complici di quanto sta avvenendo.

Oggi, per molti paesi, l'Italia è ritornata veramente ad essere "l'Italietta", un paese molto simile a certe repubbliche latinoamericane del secolo scorso, con un caudillo come capo del governo e una gerarchia clericale che controlla ogni ambito.

Vista dall'esterno, nei miei viaggi, appare veramente per quello che é: l'ultimo feudo del potere temporale di una chiesa che sta ormai perdendo la presa sulla maggior parte del mondo, e quindi si è arroccata a difendere freneticamente il dominio su questo paese controllandolo sottilmente: l'esempio dell'alimentazione forzatamente priva di carne il venerdì negli asili e in altre scuole di Roma durante la Quaresima è un'ulteriore dimostrazione di quanto questa presenza sia ormai sottile ed omnipervasiva.

Ma dall'altro lato, è uno di quei casi in cui, senza bisogno di azioni violente, rivoluzioni o cose analoghe sarebbe possibile depotenziare questo gioco in maniera definitiva.

Se quel 30-40% almeno di persone che si proclamano laiche o comunque non cattoliche e che si dichiarano disgustate da quello che sta succedendo si ponesse fuori dall'ambito cattolico attraverso lo sbattezzo, toglierebbe indubbiamente potere sia alla Chiesa sia a tutti quegli uomini politici servilisti che assecondano il Vaticano convinti di procacciarsi in questo modo voti, sia nella cosiddetta destra che nella cosiddetta sinistra.

Battezzati per sempre?
Per chi volesse uscire dalla Chiesa Cattolica esiste lo sbattezzo
Crescere significa indubbiamente fare delle scelte, assumersi delle responsabilità e non limitarsi a lamentarsi vittimisticamente del tempo, del governo, della Chiesa per poi rimettersi tranquillamente a dormire.

Qualcuno diceva che il sonno della ragione genera mostri… direi che il sonno degli italiani di mostri nel mondo politico e religioso ne ha generati fin troppi.

In questo momento siamo intorno all'Equinozio di Primavera, il momento di assoluto equilibrio fra luce ed ombra, in cui si esce da un inverno ed inizia il periodo in cui trionfa la luce.

Mi piace pensare che anche per un paese come l'Italia possa arrivare un equinozio di primavera, un momento in cui le tenebre dominanti - almeno per un po' di tempo - lascino spazio alla luce.

27 Marzo 2009 - Scrivi un commento
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9 lettori hanno commentato questo articolo:
4/9/09 05:33, giosinoi ha scritto:
Sarà utile a tutti precisare, e manca nell'articolo, che sbattezzarsi non è rinnegare Dio, ma eliminare l'intermediario speculante che si frappone, e che impone la sua verità manipolata alla quale l'ignoranza del popolo fa riferimento.
Il credente confida e segue i principi religiosi che, guarda caso, corrispondono a molti di quelli etici e giuridici, dal rispetto reciproco al "neminem laedere", per cui la coscienza degli onesti già contiene il seme del bene.
Senza bisogno di spiegarglielo con l'inserimento di concetti sub-liminali.
Da ricordare stesso stratagemma anche in caso di comunione e cresima.
http://giosinoi.blogspot.com
Giuseppe
24/4/09 10:54, Fabio FLX ha scritto:
Ho conosciuto la natura dello "sbattezzo" dal sito dell'UAAR qualche anno fa, e vi ho aderito senza mascherare punte di convinzione, orgoglio e soddisfazione.
Conoscere a fondo la chiesa cattolica richiede anni di studi e, si evince dai commenti negativi, un'apertura mentale sufficientemente sviluppata da non aver pena e a volte pietà delle scomode risposte che si potrebbero dover affrontare.
Ad esempio, prendendo spunto dal commento di Eleonora, non è vero che basta sentirsi sbattezzati per esserlo, perché il battesimo è un atto giuridico costitutivo a membro della chiesa cattolica. Naturalmente gli archivi della chiesa sono distinti da quelli dello stato, e per questo non si ha potere giuridico che ci possa far pretendere la modifica, ma per la natura stesso dell'atto, ogni battezzato ha la facoltà di dissociarsi e la chiesa ha l'obbligo di annotare questa decisione sul registro dei battesimi.
Per concludere vorrei lasciare un pensiero personale: comportarsi in maniera affine al proprio allineamento etico è una prassi tanto rara quanto, più verosimilmente, unica, mentre criticare chi lo fa nella completa consapevolezza delle proprie azioni è nella natura tipica e prevedibile di chi ha scelto a priori di non sapere.
17/4/09 07:55, Giancarlo Tarozzi ha scritto:
La chiesa cattolica la conosco fin troppo bene, la studio da molti anni ed è una delle cose su cui il lettore dovrebbe informarsi é che, come ho avuto occasione di citare nell'articolo, non ha molto a che fare con il "Messaggio Cristiano", se per Cristiano ci si riferisce a Cristo.
La chiesa cattolica ha codificato la sua dottrina in una serie di concili, i primi e più importanti erano guidati e influenzati dall'Imperatore di Roma. Si rifà nei suoi insegnamenti soprattutto a Paolo di Tarso, tanto é vero che fino a qualche decennio fa ci sono stati pontefici che invitavano a non far conoscere direttamente i Vangeli ai fedeli....
Oltre tutto, gli stessi vangeli ufficiali sono stati scelti nei primi concili, altri Vangeli trovati in Egitto e nei pressi del Mar Morto, tra cui cito quello di Tommaso, propongono un'immagine di Cristo ancora giù incentrata sull'amore e per niente "cattolica"...
Nessuno nega che nella chiesa cattolica, come in ogni organizzazione presente sul nostro pianeta, esistano persone di valore che portano avanti il loro lavoro nell'ombra guidati dall'amore.
Ma proprio per la sua struttura rigidamente gerarchia, per il fatto di essere una monarchia assoluta, quando si parla di chiesa cattolica purtroppo non ci si riferisce a queste persone di luce ma alle gerarchie che detengono il potere, dall'Opus Dei allo Ior etc...
Per quanto riguarda l'Aids, da un lato ci sono persone che aiutano i malati, dall'altro personaggi come Wojtyla e Ratzinger che con la loro ossessione sui preservativi provocano molti più malati di quanti altri possano aiutare a guarire...
Per quanto riguarda il fatto ovvio che ci sono cristiani che muoiono per la loro fede, come accade a molti gruppi che hanno i loro martiri massacrati dai poteri di turno, é anche vero che, per esempio, il generale Augusto Pinochet ha massacrato e torturato con l'amicizia del sig Wojtyla. Nei miei viaggi di ricerca ho incontrato per esempio nel Nord Dakota ragazzi Lakota costretti a snaturarsi, picchiati se parlavano la loro lingua nelle scuole dei "missionari", costretti a tagliarsi i capelli, cosa che per loro equivale alla cancellazione delle proprie radici...,
Quanto spesso dietro gli atti dei missionari si trova l'imperialismo culturale che ha portato, per fare un altro esempio, nel diciannovesimo secolo i missionari cattolici a tagliare il piede destro a tutti gli uomini di alcuni villaggi dei Pueblo, in Arizona, perché quella popolazione orgogliosa non voleva elemosinare il loro aiuto.
Voglio anche ricordare che il messaggio di Cristo era basato sull'amore, sul rispetto, sul perdono, non sulle scomuniche e sull'ossessione sessuale. Del resto, il lettore non cita anche i numerosissimi casi di preti pedofili, i complotti di potere che secondo un'inchiesta del giornalista americano David Yallop (In Nome di Dio) avrebbe portato all'assassinio di papa Luciani che voleva stroncare i giochi e gli intrecci mafia-Opus Dei-Ior per sostituirlo con un Wojtyla legato invece strettamente allo stesso Ior.
Prima di parlare di non conoscenza della chiesa, bisognerebbe realmente informarsi, e non solo in parrocchia...
16/4/09 10:23, mariella ha scritto:
Ho trovato l'articolo aggressivo e non mi sembra che aggredire sia un buon modo per esporre il proprio pensiero. E anche sottolineare la colpa e l'ignavia di chi "rabbrividisce" ma non trova il tempo e gli spiccioli per sbattezzarsi mi è sembrata la solita vecchia tecnica di chi ha la verità in tasca ma generosamente la elargisce a chi non l'ha. Esattamente come fa la religione cattolica nei confronti dei "peccatori", mi pare.
16/4/09 09:50, Eleonora ha scritto:
Scusate, ma chi vi obbliga ad ascoltare? Il Papa fa il Papa, capo della comunità dei Cristiani Cattolici e certe cose le deve dire. Le dice a chi fa parte della comunità, se voi non vi ci sentite, amen, non parla con voi. A me di quello che dice l'imam o il rabbino mi tocca zero, quello che dice il Papa mi interessa moltissimo, poi la mia coscienza mi dirà come agire, se seguire o meno la sua parola. La mamma dice al bambino di non ficcarsi le dita nel naso, poi lui lo fa lo stesso ma lei DEVE dirglielo. Quando il bimbo crescerà capirà che non lo deve fare e non solo perchè lo dice mamma.
Anche la faccenda dello sbattezzamento mi sembra ridicola, se non vi sentite battezzati mica è un tatuaggio, tranquilli che non lo siete. Non ci sentiremo orfani per questo.
13/4/09 04:23, costa ha scritto:
E' abberrante leggere queste opinioni nate sicuramente da una non conoscenza della chiesa e del Mesaggio Cristiano.
Prima di scrivere con tanto odio meglio leggere, informarsi che anche oggi cntinaia di cristiani muoiono per la loro fede, tra loro vescovi, preti, missionari, ecc..Informati delle opere che la chiesa fà nei confronti dei malati di aids, forse anche tu fai qualcosa del genere?
3/4/09 05:49, stefania ha scritto:
meglio fare esplodere la rabbia che rimanere in silenzio
30/3/09 06:49, Angelo ha scritto:
Frettolosa e preconcetta la conclusione sulle parole del papa circa l’uso dei preservativi come rimedio contro l’aids. Giudizio fermo alla superficie di parole estrapolate da un contesto.
Improprio e offensivo il paragone fra le responsabilità di Hitler e quelle del capo della Chiesa, nell’attribuire alla sua predicazione la conseguenza della morte/sofferenza di milioni di persone.
Superficiale l’analisi sulla pratica dottrinale del cattolicesimo.
Improprio il ruolo di capi politici attribuito ai pontefici.
Da chi, anche anticlericale, attribuisce grande valore alla spiritualità, e in maniera lungimirante e acuta individua i limiti della comunicazione umana e di quanto le parole siano spesso soggette a manipolazione, ci si attende molto di più.
29/3/09 07:08, alessandro ha scritto:
articolo raccapricciante,mosso da un livore anticristiano troppo palese.
Arianna Editrice
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