Il folle piano della Cina che fa tremare il mondo: stanno escogitando tutto sott’acqua

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Il folle piano della Cina che fa tremare il mondo: tutto vero, lo stanno davvero facendo. Stanno escogitando tutto sott’acqua: e sarà una svolta. Epocale, e senza dubbio non solo simbolica. Potrebbe cambiare davvero tutto, costringendo il mondo ad adeguarsi.
Nel mondo contemporaneo, la competizione globale non si gioca più soltanto sul piano economico o militare, ma soprattutto su quello tecnologico.
Le grandi potenze internazionali hanno ormai compreso che il vero dominio del futuro passerà attraverso l’innovazione scientifica e la capacità di sviluppare strumenti, infrastrutture e sistemi digitali in grado di trasformare radicalmente la società.
È una nuova corsa all’egemonia, diversa da quelle del passato, ma non meno intensa. E il piano coinvolge praticamente tutti.
Gli Stati Uniti, la Cina, l’Unione Europea e altre potenze emergenti come l’India si contendono il primato in campi strategici come l’intelligenza artificiale, la robotica, le energie rinnovabili e la biotecnologia.
Ora la Cina ‘indica’ la strada del futuro
La sfida è duplice: da un lato migliorare la qualità della vita dei cittadini, dall’altro garantire il proprio vantaggio competitivo e la propria influenza geopolitica. Chi controlla la tecnologia, infatti, controlla anche i flussi informativi, l’economia digitale e, in buona parte, la sicurezza dei confini e delle infrastrutture critiche. In questo scenario, ogni passo avanti può valere anni di predominio. Pensiamo, ad esempio, alla corsa al controllo dei microchip o alla supremazia nei supercomputer quantistici: settori che determinano il potenziale economico e militare di un Paese. Allo stesso modo, lo spazio è tornato a essere una nuova frontiera di conquista tecnologica, con missioni private e statali che mirano a stabilire basi permanenti su Luna e Marte.
L’Italia e l’Europa, pur con ritardi rispetto ad altri colossi, stanno cercando di ritagliarsi un ruolo in questa trasformazione globale, puntando su ricerca scientifica, sostenibilità ambientale e digitalizzazione. La sfida, però, è enorme e richiede visione, investimenti e formazione di nuove generazioni di scienziati e ingegneri. E soprattutto è la Cina a dettare i tempi.

Cosa hanno pensato in Cina
Tutto il mondo si domanda come fare a ridurre il consumo d’acqua per raffreddare i dati dei data center, mentre la Cina ne ha costruito uno sottomarino: esatto, un data center sotto l’acqua alimentato da energia eolica e raffreddato, per appunto, naturalmente dall’acqua marina.
Queste strutture abbassano il consumo energetico al 30 per cento e sono pensati per sopportare una quantità smisurata di dati per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. L’hanno creata al largo di Shangai, e sviluppa una potenza di calcolo pazzesca. Si teme però per l’impatto ipoteitico sulla biodiversità marina e l’inquinamento acustico e subacqueo.