La plastica cresce nei boschi: gli scienziati non hanno una spiegazione | È diventata un elemento naturale

piante - polline - pexels- terranauta

piante - polline - pexels- terranauta

La plastica cresce nei boschi: pazzesco, e per molti incredibile e innaturale, eppure è davvero così. Gli scienziati non hanno dubbi. Ma neppure una spiegazione. È diventata un elemento naturale: ora la plastica cresce come piante.

Anzi, dovremmo abituarci all’idea. Plastica nelle piante, plastica come piante: plastica in natura. Foglie di plastica, per sintetizzare.

Come può essere possibile? Sono state scoperte piante con le foglie di plastica e lo stupore ha iniziato a divampare come un incendio negli ambienti scientifici.

La notizia della scoperta di piante con foglie di plastica ha immediatamente attirato curiosità e stupore. L’immagine stessa di un vegetale di plastica fa scalpore.

Una sorta di piante che, invece di presentare la sua naturale chioma verde, sfoggia superfici sintetiche, quasi artificiali, sembra uscita da un racconto di fantascienza. Eppure?

Ecco la verità sulla plastica in natura

Eppure, al di là dell’impatto mediatico e dell’enfasi giornalistica, dietro questa affermazione si celano riflessioni molto serie e profonde sul rapporto tra ambiente, inquinamento e capacità di adattamento degli esseri viventi. Microplastiche sono state rinvenute nell’acqua, nell’aria, nel terreno, persino negli alimenti. Alcuni studi recenti hanno infatti evidenziato come particelle di plastica possano depositarsi e integrarsi nelle superfici delle piante, talvolta accumulandosi sulle foglie e creando un vero e proprio strato “plastificato”.

Questo fenomeno solleva numerosi interrogativi. Quali conseguenze può avere sulla fotosintesi clorofilliana la presenza di un rivestimento plastico che ostacola l’assorbimento della luce? E ancora, in che misura la pianta riesce a “convivere” con un elemento estraneo così pervasivo, senza compromettere del tutto la sua crescita e la sua salute? Gli scienziati sono al lavoro per comprendere quanto l’inquinamento da plastica stia realmente alterando il ciclo vitale dei vegetali, con possibili ripercussioni anche sulla catena alimentare e, inevitabilmente, sull’uomo.

Pesce morto
Morte causata da un guanto di plastica (pexels) – terranauta.it

E non è tutto

Ma non è finita. Alcuni ricercatori cinesi hanno studiato il caso di una vegetazione che riesce ad assorbire i polimeri dall’atmosfera e integrarli: si producono così piante con foglie di plastica, non quelle finte  ma vere, su gli alberi.

Sappiamo bene che attraverso processi evolutivi e di trasformazione ormai sono ovunque intorno a noi: si trovano in qualunque organo, dal cervello fino ai polmoni, e i danni che questi polimeri possono produrre  alla nostra salute sono oggetto di analisi e ricerca ovunque. Ora l’ennesima prova arriva da questa analisi cinese, e dalla ennesima conferma di questa interconnessione tra la plastica e la natura, con tutta la gravità che ne deriva.