Non lasciare mai la porta aperta: uno strano serpente si infila nelle case degli italiani | È una specie primitiva

Serpenti (pexels.com) - terranauta.it

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Non lasciare mai la porta aperta: è terribile quel che ti può capitare, adesso, in pieno centro cittadino. Ti entra in casa un serpente. Sì, esatto: uno strano serpente si infila nelle case degli italiani. È una specie primitiva.

“Venite, c’è una vipera in casa!”: l’urlo, il panico, arriva da Roma: una luscengola nascosta sotto il tappeto mette paura ai cittadini.

Di che cosa parliamo, è presto detto. Del resto, lo sappiamo: ancorché viscido, non è sempre un serpente quel che ti striscia intorno.

Si dice sempre che l’uscio di casa debba essere varcato solo da chi è ben accetto. È un detto antico, quasi un monito silenzioso: la soglia di casa non è soltanto un passaggio fisico.

Anzi è una linea simbolica tra il mondo esterno e la sicurezza del proprio rifugio. Accogliere qualcuno significa offrire fiducia, apertura, mentre un ospite indesiderato può portare con sé inquietudine, cattivi presagi, o persino situazioni di pericolo.

Ecco cosa ti sbuca in casa: e fa paura

Questo vale ancora di più quando non si parla di persone, ma di animali: creature imprevedibili, guidate da istinti che sfuggono al controllo umano. Immaginate un piccolo animale domestico che si aggira per casa senza invito: la sorpresa può essere divertente, persino innocua. Ma quando gli ospiti non sono creature comuni, ma esseri terribili, brutti, angoscianti o pericolosi, la situazione cambia radicalmente.

Un roditore inaspettato, un insetto enorme, o un animale selvatico smarrito possono trasformare il nostro rifugio in un luogo di ansia e tensione. La paura non nasce solo dal possibile danno fisico, ma dalla violazione di uno spazio sacro, di un ordine che avevamo stabilito come sicuro. E non è tutto.

Serpente letale (pexels.com) - terrnauta.it
Serpente letale (pexels.com) – terrnauta.it

Occhio a questo serpente, ti entra in casa

La storia è piena di racconti di incontri del genere. Chi ha vissuto in campagna sa che talvolta un animale selvatico può spingersi fino all’uscio di casa, attirato dal cibo o dal riparo. In città, persino piccioni o gatti randagi possono sorprendere, lasciando dietro di sé caos e polvere.

Ci sono anche animali simbolici, creature che in molte culture rappresentano cattivi presagi: serpenti, corvi, ragni giganti. La loro comparsa non è solo fisica ma psicologica, evocando timori antichi, radicati nel subconscio. Proprio come è capitato a Campagnano: con un rettile (che è spesso confuso con un serpente) recuperato in casa. Si tratta come dicevamo in apertura, in realtà, di una luscengola, e non occorre avere paura.