Malanni, influenze e raffreddori, da oggi non ti disturberanno più | Il trucco segreto per diventare immune

Malattia - pandemia - malati - pexels- terranauta

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Malanni, influenze e raffreddori: dimenticati di tutto questo. Non te ne dovrai più preoccupare. Sì, da oggi non ti disturberanno più. Come sarebbe possibile? Ecco il trucco segreto per diventare immune a ogni malattia.

Ammalarsi fa parte della vita. Non c’è persona che, nel corso dell’anno, non debba fare i conti con raffreddori, influenze, piccoli malanni di stagione.

O, nei casi peggiori, con problemi più seri che richiedono tempo, cure e riposo. La salute non guarda in faccia nessuno: studenti, lavoratori, pensionati.

Tutti prima o poi finiscono per vedersi costretti a fermarsi, saltando impegni, rinviando appuntamenti o riorganizzando giornate fitte di attività.

Per i lavoratori dipendenti, l’assenza per malattia è un diritto riconosciuto e regolamentato. Basta un certificato medico, e il sistema tutela chi non è in grado di presentarsi sul posto di lavoro.

Ecco come fare a diventare immuni

Ma quando si guarda al mondo del lavoro autonomo, le cose cambiano radicalmente. È qui che entra in gioco un’ironia amara che circola da tempo: se vuoi smettere di ammalarti, apri una partita IVA. Una battuta che non è ovviamente un consiglio medico, ma un modo sarcastico per mettere in evidenza le profonde differenze tra chi lavora alle dipendenze di un datore e chi invece deve cavarsela da solo.

Chi ha la partita IVA, infatti, non gode delle stesse tutele dei dipendenti. Una giornata di malattia, per un libero professionista o un piccolo imprenditore, spesso significa solo una cosa: perdita economica. Nessuno paga lo stipendio, nessuno copre le ore mancate, nessuno rimanda le scadenze.

iniezione - siringa - medici - visita - ospedale - pexels- terranauta
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Ecco il motivo per cui loro non si ammalano

I clienti aspettano, i progetti slittano, i guadagni si riducono. E così, nell’immaginario collettivo, sembra quasi che chi lavora in autonomia “non si ammali mai”: non perché sia immune, ma perché non può permetterselo.

Questa battuta sul “segreto” di non ammalarsi, legato all’apertura della partita IVA, sottolinea quindi una realtà concreta e, per molti, difficile. Da una parte abbiamo il lavoratore dipendente, tutelato da contratti e normative; dall’altra l’autonomo, che deve contare solo su sé stesso, sulla propria organizzazione e, a volte, su una buona dose di fortuna. Non si tratta di stabilire chi stia meglio o peggio, ma di prendere atto di quanto il sistema del lavoro in Italia (e non solo) presenti differenze profonde, che incidono perfino sulla percezione della salute. Alla fine, l’ironia racchiusa in quella battuta fa riflettere: chi lavora in autonomia sembra “più forte”, ma spesso è solo più esposto, costretto a non fermarsi anche quando il corpo chiede riposo.