Questa sarà la fine del mondo: presto saremo ricoperti di fuoco | Non rimarrà più niente

Fine del mondo nel fuoco (pexels.com) - terranauta.it

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Se siete in ritardo con le rate del mutuo non preoccupatevi, a breve il mondo sarà cenere: ecco cosa sta accadendo.

Siamo in una situazione praticamente senza precedenti, e ci ritroviamo così perché l’umanità ha continuato a scegliere – e a sbagliare.

La situazione climatica odierna ne è una delle varie testimonianze, uno tra gli esiti più evidenti.

Anche solamente a livello nazionale, ad esempio, bisogna rendersi conto dell’aumento di eventi climatici estremi.

Le allerte sono quasi all’ordine del giorno, e come se non bastasse il cambiamento climatico potrebbe portare alla nostra fine nel fuoco: ecco in che modo.

Lo dicono gli esperti, la Terra potrebbe diventare una ‘palla di fuoco’

Nessuna diceria: uno studio condotto da esperti del settore e illustrato durante la conferenza Goldschmidt a Praga ha lanciato un allarme rispetto alle eruzioni vulcaniche. L’attività vulcanica è stata sempre e tendenzialmente considerata come indipendente rispetto alle nostra azioni sul pianeta. Dopo quanto detto a Praga, invece, pare possa esserci un collegamento tra le attività umane e l’eruzione di uno o più vulcani.

Tutto inizia dallo scioglimento dei ghiacciai, che sappiamo, a sua volta, dipendere dal riscaldamento globale, ovvero dall’aumento della temperatura media globale nel corso del tempo. Il riscaldamento globale è causato dalle emissioni che intrappolano il calore nell’atmosfera. Le emissioni dipendono in gran parte dall’attività umana, ed è per questo che esistono una serie di obiettivi nazionali, europei e globali da raggiungere per mettere un freno a questo fenomeno. Insomma, abbiamo compreso che tutto è colpa nostra: ecco in che modo lo studio dimostra che lo scioglimento dei ghiacciai potrebbe essere correlato a una maggiore attività vulcanica.

Lava (pexels.com) - terranauta.it
Lava (pexels.com) – terranauta.it

Addio mondo crudele: tutto brucia, lo dice uno studio scientifico

A capo dello studio c’è lo scienziato Pablo Moreno-Yaeger che, con il suo team di esperti, ha esaminato sei vulcani situati sulle Ande per approfondire una osservazione in realtà già eseguita decenni fa in Islanda. Quest’ultima aveva, infatti, rintracciato una correlazione tra lo scioglimento dei ghiacciai e l’attività vulcanica.

Secondo i dati raccolti, è stato determinato che i ghiacciai agirebbero come una sorta di blocco rispetto alla potenza vulcanica; ne conseguirebbe che con il loro scioglimento verrebbe meno anche questa funzione. Come riporta meteo.it, inoltre, un altro punto davvero interessante da considerare è che a loro volta i vulcani, con una maggiore attività di eruzione, andrebbero anche loro a influenzare il clima terrestre. Inizialmente alcune particelle di gas contribuirebbero ad abbassare la temperatura, mentre, a lungo termine, una attività importante dei vulcani porterebbe a una accentuazione del riscaldamento planetario.