Meduse, la TOP 3 di quelle più pericolose nel Mar Mediterraneo

Meduse (pexels) - terranauta.it
Le nostre acque sono sempre più invase dalle meduse, ma tre in particolare sono più pericolose delle altre.
Ogni estate si registrano sempre più di casi di persone colpite dalle meduse, ma quest’anno i numeri sono cresciuti esponenzialmente.
Le acque del Mar Mediterraneo sono invase da questi organismi marini e in molti non sanno ancora come comportarsi in caso di un incontro ravvicinato con questa specie marina.
In totale, ci sono moltissimi tipi di meduse che si differenziano per forma, colore, dimensione ed irritabilità causata dai loro tentacoli. È sempre bene ricordare che solo i tentacoli causano bruciore e non la cupola (come ci spiega il film di animazione Alla ricerca di Nemo).
Inoltre, le meduse non attaccano per volontà ma si scontrano con i bagnanti perché sospinte dalla corrente marina. L’attenzione dev’essere da parte dell’uomo.
Le tre meduse più pericolose
La massiccia presenza delle meduse nei nostri mari in questi ultimi anni è dovuta principalmente a causa delle temperature sempre più elevate dovute al riscaldamento globale. Secondo quanto riportato sul sito wired.it e poi riproposto dal sito virgilio.it, nel Mar Mediterraneo ci sono tre meduse in particolare che risultano essere particolarmente pericolose.
La prima, che è anche quella più comune, si chiama Pelagia noctiluca ed è riconoscibile per il suo colore violaceo. Questa medusa può provocare punture dolorose ed è presente sia nelle acque vicine alla riva che in mare aperto. Il secondo tipo di medusa dalla quale stare alla larga è la Carybdea marsupialis, nota per la sua forma cubica e i suoi quattro tentacoli dieci volte più lunghi del corpo. Anche le sue punture sono piuttosto dolore e ogni anno in molti ne cadono vittima.

Rimedi post-incontro con una medusa
La medusa più pericolosa di tutte è la Physalia physalis, nota anche come Caravella portoghese. Nel dettaglio, questa creatura marina è un sifonoforo: vale a dire una colonia di meduse posizionate sotto ad una specie di ombrello a forma di vela. Questa creatura marina è meno presente rispetto alle altre, ma quando colpisce lo fa in modo anche letale. Un caso di puntura da parte sua in Sardegna ha provocato la morte del soggetto.
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) raccomanda di uscire dall’acqua quando se ne vede una e il contatto con essa provoca dolore intenso con irritazione cutanea. Inoltre, si aggiunge anche rossore e piaghe. Quando si viene punti da una medusa, l’ISS consiglia di stare calmi, sciacquare il punto interessato con l’acqua di mare ed applicare impacchi freddi i gel astringenti. La parte toccata va coperta e non esposta al sole e non ci si deve né grattare né strofinare il punto colpito. Evitare i rimedi più famosi come urina, ammoniaca o alcol perché peggiorano la situazione.