“Andate a lavorare”: questi cittadini devono scordarsi la pensione | L’INPS usa il pugno duro e non fa nessun passo indietro

INPS (Facebook) - Terranauta.it
La pensione in Italia è per molti lavoratori un miraggio. In tanti devono rinunciare al sogno di poter smettere di lavorare.
Per molte generazioni, la pensione ha rappresentato un importante traguardo dopo una vita fatta di sacrifici e lavoro.
Il meritato riposo dopo anni passati sul posto di lavoro, la tranquillità. Tuttavia per moltissimi italiani questa prospettiva si sta trasformando in un vero e proprio miraggio.
Il problema però non sono le regole per andare in pensione, ma ben altro: la dura realtà degli importi degli assegni.
Le riforme degli ultimi decenni, come spiega “Money.it”, hanno introdotto un sistema di calcolo contributivo che rischia sempre più di condannare i pensionati all’incertezza. Li costringe a lavorare anzichè godere della quiescenza.
Costretti a lavorare nonostante la pensione
I dati sulla questione pensionistica in Italia sono già allarmanti, considerando che l’importo medio mensile delle pensioni è già molto basso.
Con il passare degli anni e il passaggio integrale al calcolo contributivo, che lega l’assegno ai contributi versati e quindi ai salari percepiti, la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente e in maniera drastica. La Commissione Europea, come spiega “Money.it” ha lanciato il monito: “Senza correttivi, il sistema contributivo rischia di produrre pensioni troppo basse per garantire una vecchiaia dignitosa”.

Una situazione sempre più drammatica
Di fronte a un assegno pensionistico insufficiente per arrivare a fine mese, molti futuri pensionati italiani potrebbero quindi ritrovarsi a fare delle importanti scelte. A decidere se rivedere il proprio bilancio familiare o se tornare al lavoro. Considerando che in base all’ultimo Osservatorio INPS, l’assegno lordo medio ha una cifra che si attesta a 1.229, mentre quello per le donne arriva sui 1.000 euro una scelta del genere è inevitabile.
In ambedue i casi però la cosa avrebbe delle importanti ripercussioni. Non solo la cosa potrebbe rappresentare un fallimento del nostro sistema welfare, ma il fatto che chi va in pensione si sente costretto a lavorare, è un paradosso che mina alla base il principio del giusto riposo dopo la carriera. Oltretutto una cosa del genere, comprimerebbe i salari, già di per sè bassi e sottrarrebbe dello spazio occupazionale ai giovani. La situazione è in ogni caso davvero drammatica.