Alghe marine, primo raccolto nelle pale eoliche offshore: una coabitazione più unica che rara

Alghe (pexels) - terranauta.it
Pale eoliche offshore e alghe marine convivono insieme e così si è creato il primo raccolto protetto di queste piante acquatiche.
Nel Mare del Nord, a circa 18 chilometri al largo della costa di Scheveningen (Paesi Bassi), si trova una piantagione poco usuale.
Stiamo parlando della North Sea Farm 1 che nasce all’interno del parco eolico Hollandse Kust Zuid (HKZ).
All’interno di questo parco eolico vengono coltivate le alghe marine, che hanno a disposizione ben cinque ettari per crescere e prosperare.
Secondo quanto riportato dal sito corriere.it, l’organizzazione senza scopo di lucro che si sta occupando di questa coltivazione (ovvero la North Sea Farmers) ha affermato che il raccolto delle alghe marine darà la possibilità di conoscere meglio la funzionalità di queste piante.
L’utilità delle alghe marine
Le alghe marine hanno un ruolo fondamentale per il pianeta, dal momento che sono in grado di ridurre la concentrazione di CO2 nell’atmosfera. Quest’ultima è la principale causa del riscaldamento globale e alghe possono aiutare nella sua diminuzione. L’amministratore delegato di North Sea Farmers, Eef Brouwers, ha dichiarato: “Stiamo dimostrando che la produzione di alghe marine all’interno di un’infrastruttura offshore esistente è possibile su scala commerciale”.
Scegliendo di coltivare le alghe marine tra le turbine eoliche offshore si è garantito un posto sicuro per queste piante acquatiche lontano dal traffico marino del Mare del Nord. Per poter eseguire la raccolta delle alghe nel migliore dei modi, si utilizza una nave apposita che avanza tra le turbine eoliche e recupera le alghe con quattro grandi reti. Ogni rete misura 50×3 metri ed è ancorata saldamente al fondale marino.

Gli usi delle alghe marine
Stando a quanto si legge sul corriere.it, ci sono moltissimi tipi di alghe marine ma in generale vengono classificate in tre macro-gruppi che si basano sul loro colore. Ci sono le alghe verdi, comuni nelle zone costiere; le alghe brune, che si trovano in ambienti freddi e salati (soprattutto nell’emisfero settentrionale).
Queste includo anche alcune delle specie di alghe più grandi, come l’alga gigante (Macrocystis pyrifera), che può raggiungere i 60 metri di lunghezza. Infine ci sono le alghe rosse, che sopravvivono anche nelle acque più profonde, e sono tra quelle più consumate (una è l’alga nori, che viene usata per il sushi). Oltre che come alimento e riduzione di CO2, le alghe possono essere usate anche in campo farmaceutico o come fertilizzante. Non solo, perché le alghe marine possono essere usate per creare imballaggi biodegradabili o nel campo dei cosmetici.