Il paese più sfortunato d’Italia: se ci passi vicino, scappa | Non puoi nemmeno pronunciare il suo nome

Tapparsi la bocca (pexels.com) - terranauta.it

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Il borgo della iattura, secondo le testimonianze degli abitanti non lo puoi nemmeno nominare che succede di tutto.

La scaramanzia è una forma di comportamento superstizioso, un atteggiamento che in tanti conservano nella nostra Penisola.

La nostra è molto più di quanto pensiamo una terra “magica”, legata a riti tra il pagano e il cristiano ancora oggi.

Lo dimostra anche questa profonda credenza radicata rispetto a un paese della Basilicata.

Secondo alcune dicerie, leggende e persino testimonianze, chi ne ha anche solo pronunciato il nome si è ritrovato al centro di avvenimenti sciagurati.

Il paese della sfortuna: ecco dove non dovrai mai andare, si sconsiglia di pronunciare il nome

Un Voldemort italiano, un Innominato moderno, insomma, il paese di Colobraro, in Basilicata, non si può nemmeno “chiamare”. Sono soprattutto gli anziani del Paese a raccontare varie storie che riguardano il pronunciare il nome del borgo in questione e le sciagure che, successivamente, si sarebbero abbattute proprio su chi abbia fatto il nome stesso. In terra Lucana, infatti, Colobraro è conosciuto con l’epiteto di “quel paese”. Se in tanti hanno accettato questa nomea, è il caso di dirlo, e si sono comportati di conseguenza, gli abitanti di Colobraro non si sono rassegnati.

Molti di questi ultimi hanno accettato, sì, le leggende, ma ne hanno “fatto la propria armatura”, come disse un personaggio della serie Il trono di spade. Hanno iniziato a realizzare spettacoli teatrali che ammiccavano non poco alla scaramanzia che aleggiava attorno al nome di quel luogo. Ecco cosa è accaduto quando hanno iniziato a celebrare la presunta “sfortuna”.

Sfortuna (pexels.com) - terranauta.it
Sfortuna (pexels.com) – terranauta.it

Passiamo vicino a “Quel paese”: ecco che fine ha fatto il borgo da non nominare

Il sito basilicata.wayglo.it ha dedicato una intera pagina a Colobraro, evidentemente sfidando, anche loro, la sorte. Le rappresentazioni teatrali itineranti organizzate dai cittadini venivano messe in scena proprio tra i vicoli e le strade di Colobraro. Le donne sono generalmente vestite da maciare (figure con poteri magici, simili a streghe) e invitano le persone all’acquisto di oggetti che allontanerebbero invidia e cattiveria.

Questo tipo di rappresentazioni, che si tramutano, di fatto, in una festa di strada, ha iniziato a portare turisti da tutta la regione e anche oltre. Da un Paese-che-non-poteva-essere-nominato, Colobraro è diventato molto famoso per le sue “rappresentazioni scaramantiche”. Le dicerie e le leggende che lo avrebbero potuto danneggiare, insomma, sono diventate proprio il motore e la forza del Paese, che ne ha tratto vantaggio anche in termini economici.