INVASIONE MASSICCIA SULLA SPIAGGIA: troppa puzza, non si riesce a respirare | Questi piccoli esseri stanno devastando il nostro mare

spiaggia - puzza - pexels- terranauta

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Una vera e propria enorme invasione: massiccia, impattante, e per definizione ‘invadente’, per l’appunto. Le nostre spiagge sono a rischio. 

Sì, avete capito bene: una vera ondata di cattivi odori. Ecco la nuova preoccupazione per i tanti bagnanti e turisti che sulle nostre coste vogliono godersi il mare.

Se ci vai, rischi di trovarti di fronte ad una vera invasione sulla spiaggia, e con tanta,  troppa puzza: non si può sopportare. Esatto: non si riesce a respirare.

Di che cosa si tratta? Di una specie animale che si fa sempre più minacciosa per chi vuol recarsi nelle spiagge del nostro territorio. Questi piccoli esseri stanno devastando il nostro mare.

Non li conoscono in molti, eppure si possono trovare al loro cospetto e percepirne, evidentemente, il forte ‘odore’, tanto da scappare poi a gambe levate.

Puzzano terribilmente e invadono le nostre spiagge, ecco cosa sono

Quello di cui stiamo parlando sono le velelle. Non tutti sanno di che cosa si tratti, e del perché la loro presenza sulle spiagge sia evidentemente poco ‘consona’, per usare un eufemismo. Sì, perché, diciamocela tutta: il primo problema è proprio relativo agli odori forti, anzi alla puzza che si propaga.

Che cosa sono e perché puzzano? Finiscono per popolare le nostre spiagge e l’odore che diffondono è sgradevole: ma cosa sono? Gli esperti biologi marini ci spiegano tutto. Si tratta, semplicemente, di organismi galleggianti: vivono sulla superficie e hanno una ‘forma’ a ‘vela’, da cui prendono il nome.

Mare
Mare (Pexels) – terranauta.it

Eccoli, ci invadono: la puzza è insopportabile

A seconda del vento si spostano; come le meduse rientrano nella famiglia degli Cnidari, e si annidano in colonie galleggianti. Il motivo per cui puzzano è presto svelato. Le velelle, infatti, quando si spiaggiano e muoiono vanno in rapida decomposizione, e dunque il fatto di ammucchiarsi in grande quantità fa produrre un odore decisamente poco invitante per chi vuol godersi l’aria di mare.

Iniziano a spiaggiarsi, molto spesso, intorno alla tarda primavera, per toccare un picco nel finire di giugno e inizio luglio: dunque, siamo proprio in questa fase. A seconda delle condizioni climatiche, ambientali e anche di vento, come ricordano gli specialisti, la quantità di questi animali può aumentare in modo considerevole, assiepandosi sulle spiagge e rendendole, per così dire, poco gradevoli a una fruibilità di tipo turistico.