Scoperta una città in fondo al Mare: è come Pompei ma si trova sott’acqua | Atlantide esiste davvero ed è uno spettacolo

Atlantide (pexels.com) - terranauta.it

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Tra Atlantide e Pompei, si trova nel Mediterraneo: un’altra meraviglia del nostro mare si aggiunge alla lista già numerosa…

Si trova proprio a largo e negli abissi rispetto alle coste italiane: una meraviglia sottomarina.

L’Italia, lo sappiamo, è ricchissima, oltre che dal punto di vista culturale ed enogastronomico, anche da quello paesaggistico.

Ci sono così tanti tesori che anche chi abita la Penisola fa fatica a vederli tutti nel corso di una sola vita.

Se non la conoscevate, aggiungete alla lista delle bellezze italiane anche questa città sottomarina: si chiama Baia.

Si chiama Baia l’Atlantide italiana: sta nel nostro mare sommersa da secoli

Questo tesoro archeologico subacqueo si ‘nasconde’ nel Golfo di Napoli. Soprannominata ‘Pompei Sommersa’ o ‘Atlantide Romana’, Baia costituisce oggi un esteso parco archeologico sottomarino, che si estende su 177 ettari, ed è visitabile grazie a snorkeling, immersioni o gite in battello. Grazie agli esperti sappiamo che l’antico nome dell’area era baianus lacus, e infatti costituiva proprio…un lago, almeno inizialmente. Divenne, poi, quello che oggi chiameremmo un centro residenziale di lusso, un po’ come l’Olgiata di Roma, e l’aristocrazia romana fece ‘base’ proprio in questa zona.

La classe sociale nobile, dunque, aveva scelto proprio baianus lacus per stabilirsi, e non a caso: a renderlo un luogo perfetto c’erano il clima mite, il paesaggio meraviglioso e la possibilità di utilizzare la acque termali. Molti furono i personaggi illustri che possedettero una villa o che soggiornarono a Baia: tra questi, come riportato anche dal sito dailybest.com, personalità come Giulio Cesare, Cicerone, Pompeo Magno, Marco Antonio, Nerone, Caligola, Augusto, Tiberio, Claudio, Adriano e Alessandro Severo. Ecco poi, cosa accadde, e soprattutto perché oggi si ritrova a essere sott’acqua.

Esplorazione subacquee (pexels.com) - terranauta.it
Esplorazione subacquee (pexels.com) – terranauta.it

La ‘Baia bene’ affonda lentamente, oggi è una meraviglia marina

L’inizio del processo di abbandono conseguente all’inizio del processo di abbassamento del suolo (bradisismo) si data a partire dal IV secolo d.C. Tale processo è tipico dell’area dei Campi Flegrei, e porta il terreno a ‘scendere’ di circa un millimetro ogni anno. Questo lento ma inesorabile processo ha causato lo spopolamento dell’area all’epoca, ma ci ha regalato una fantastica città sottomarina.

Tra i principali luoghi archeologici che si sono conservati ci sono le sale rotonde, ovvero il Tempio di Mercurio, Tempio di Diana e Tempio di Venere. Non bisogna, però, farsi ingannare dalla nomenclatura: non si trattava di tempi religiosi, ma di sale termali. Se ci si immerge è possibile osservare una sala per banchetti con delle statue (ninfeo di Punta Epitaffio), la Villa dei Pisoni, una famiglia molto influente del Senato Romano, le terme del Lacus, la villa ‘a protiro’ e vari resti del porto e di infrastrutture marittime.