Ladispoli, divieto di balneazione per Escherichia coli | L’avviso del sindaco

Vietato andare in acqua (instagram ladispoli_official) - terranauta.it
Il mare di Ladispoli è impraticabile a causa dell’elevata presenza di batteri Escherichia coli sopra la soglia prevista dalla legge.
La stagione estiva è nel suo momento più intenso e il caldo si fa sentire ogni giorno con temperature sempre più elevate.
Cos’altro si può fare se non cercare il mare più vicino e buttarsi in acqua per trovare un po’ di refrigerio dall’afa e dalla calura cittadina?
Attenzione, però, perché se si opta per il mare di Roma si potrebbe trovare il cartello di divieto di balneazione a causa delle acque poco praticabili.
Di recente è stata emanata un’ordinanza dal sindaco di Ladispoli che vieta la balneazione in un preciso tratto di mare.
Escherichia coli in mare
Secondo quanto si legge sul sito romatoday.it, i livelli dei batteri Escherichia coli presenti nelle acque del mare di Ladispoli hanno superato di molto la soglia massima. Il sindaco Alessandro Grando ha emesso un’ordinanza restrittiva che impedisce la balneazione in un preciso punto del litorale.
Nel dettaglio, come riportato sempre dal sito romatoday.it, la zona in cui non si può fare il bagno a Ladispoli perché eccessivamente contaminata dai batteri è il punto a 250 metri a sinistra dal Fosso Vaccina. Il rischio è elevato e in via del tutto precauzionale, per evitare altri incidenti in mare, il sindaco ha deciso di impedire la balneazione in quel punto. La cronaca nera estiva è già costellata di numerosi decessi in mare e in spiaggia, quindi meglio evitarne altri causati dall’Escherichia coli.

Quantità oltre i limiti consentiti dalla legge
L’amministrazione comunale ha spiegato in una nota che il valore registrato riguardante i batteri Escherichia Coli nel mare di Ladispoli è pari a 697 Mpn/100 mL. Questo dato è ben oltre la soglia massima permessa dalla legge, che corrisponde a 500 Mpn/100 mL. Non appena sono arrivati questi dati, il sindaco Grando ha vietato la balneazione nel punto interessato di Ladispoli, evitando possibili problemi di salute dei bagnanti (sia locali che turisti).
Inoltre, come ricorda il sito romatoday.it, il Comune ha sottolineato che il gestore del servizio idrico Acea Ato 2 non ha rivelato alcun tipo di malfunzionamento relativo alle stazioni di sollevamento o all’impianto di depurazione comunale. Per questo motivo il sindaco Alessandro Grando ha chiesto alle autorità competenti di effettuare ulteriori controlli per capire la causa che ha portato ad un’elevata concertazione di Escherichia coli nelle acque di Ladispoli. Anche l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) eseguirà ulteriori analisi in merito alla vicenda.