Grosseto, acido riversato in mare: livelli alti di tossicità | Divieto di balneazione

Fabbrica

Azienda (pexels) - terranauta.it

Indagine accurata sul possibile sversamento dell’acido di alcuni PC in mare e le conseguenze derivanti. Politici e locali in forte ansia.

Da qualche giorno è partita l’indagine per riuscire a comprendere lo svolgimento dei fatti che hanno interessato i computer della Scarlino Energia e il loro presunto sversamento di acido in mare.

Per farlo, è necessario anche procedere con una consulenza informatica per analizzare i suddetti PC protagonisti della vicenda che in seguito sono stati sequestrati dalla Procura di Grosseto.

La procedura si è svolta in questa maniera perché, secondo quanto riportato dal sito lanazione.it, ci sarebbe stato un possibile riversamento in mare di oltre 30.000 metri cubi di acido proveniente dai computer.

Il materiale acido presumibilmente proveniente dai PC appartenenti all’azienda Scarlino Energia era stato raccolto in apposite vasche nella piana del Casone. Tuttavia, qualcosa sarebbe andato storto e il liquido tossico sarebbe finito nelle acque del mare della Regione Toscana (zona Grosseto).

Acido in mare

Stando sempre a quanto si legge sul sito lanazione.it, il sopralluogo dell’azienda è stato eseguito dal sostituto procuratore Giampaolo Melchionna. Quest’ultimo, con la collaborazione dei Carabinieri, ha sequestrato alcuni determinati computer della società. Nel dettaglio, sono stati rimossi i PC che avrebbero registrato dei flussi anomali finiti nelle vasche per poi riversarsi in mare attraverso il canale Solmine.

A questo punto è necessario anche l’intervento di un esperto in materia per riuscire a trovare ed estrapolare i dati che servono a stabilire le probabili responsabilità dello sversamento in mare di acido. La notizia dell’inquinamento marino non ha lasciato indifferente la parte politica della Regione Toscana, in modo particolare l’opposizione di Scarlino.

Pesci morti
Moria di pesci (pexels) – terranauta.it

Divieto di balneazione

Secondo quanto è riportato sul sito lanazione.it, Scarlino Futura ha evidenziato che negli ultimi mesi è stata registrata una moria di pesci nel canale Solmine. Questo evento, stando alle informazioni riportate, sembra derivare da una fuoriuscita di gas proveniente dagli impianti di produzione di una nota azienda.

Di recente, inoltre, è stato emesso il divieto di balneazione per un tratto di mare vicino il Puntone (in provincia di Grosseto) a causa dell’inquinamento da colibatteri. Il segretario del Pci Colline Metallifere Daniele Gasperi ha ammesso che le indagini sul possibile riversamento in mare di acido da PC dovrebbe essere preoccupante. Si deve prestare la massima attenzione e andare fino in fondo alla questione per comprenderla al meglio. Ci sono troppi fattori a rischio, tra cui l’economia del luogo e le vite dei locali e dei turisti.