Vietato passeggiare sul lungomare: il comune di Bari impone la nuova regola | La ragione è assurda

Bari (pexels.com) - terranauta.it
Basta una passeggiata sul lungomare per farti passare dei guai seri: ecco cosa succede a Bari a quell’ora.
Una regola che farebbe arrabbiare chiunque, visto che passeggiare sul lungomare è tra le attività più belle che si possano fare in estate.
Bisogna immaginare il lungomare barese in una notte stellata e con il mare calmo, in quei momenti post-serata che ti fanno riflettere.
Magari con qualche bicchiere di vino che rende il tutto più leggero, ci si potrebbe trovare alle 3 di notte a passeggiare.
Da soli o con un amico con cui parlare, probabilmente non cambierebbe: su Tik Tok, un video racconta la storia della suora del mare.
Tre di notte sul lungomare di Bari, ecco chi potresti incontrare: peggio di una sanzione
Secondo la leggenda diffusa dal profilo Tik Tok mystic_minitales, una leggendaria suora vagherebbe ancora attorno al mare Barese. In base alla leggenda, la cosiddetta ‘suora del mare’ si farebbe viva intorno alle 3 di notte, il classico orario da film horror. La suora, quando in vita, sarebbe stata innamorata e avrebbe avuto un bambino da un uomo; per punizione le avrebbero gettato il bambino in mare proprio in quelle acque, ed è per questo che vagherebbe alla ricerca del figlio.
Il video parla anche di una storia moderna che riguarda un ragazzo un po’ brillo, in giro per il lungomare della città. Questi si sarebbe imbattuto nella ‘suora del mare’, visto che erano le tre di notte, e questa gli avrebbe chiesto ‘l’hai visto mio figlio?’. A quel punto il ragazzo avrebbe cercato di correre, ma senza successo. Lo avrebbero, infine, ritrovato il giorno dopo in spiaggia con i capelli bianchi e gli occhi sbarrati e rivolti verso il mare. Una storia senza dubbio da brivido, ma non finisce qui.

Una creatura mitica che emerge dagli abissi, dopo quest’ora nessuno è al sicuro
Questa leggenda ha molto in comune con un’altra storia che sarebbe più diffusa nella zona di Taranto, ancora in Puglia. La protagonista, in questo caso, è una sirena di nome Skuma, che, innamoratasi di un pescatore che la gettò in mare quando gli fu rivelato da lei stessa un tradimento. In una versione della storia, il marito morì e Skuma decise di diventare suora e ritirarsi nel Castello Aragonese si Taranto.
Secondo il mito anche lei apparirebbe, ma non di notte quando il mare è calmo, al contrario: sarebbe stata vista fissare il mare nelle notti di tempesta e al tramonto.