Il Mar Mediterraneo sanguina, le nostre acque stanno soffrendo | Scatta l’SOS delle associazioni

Mar Mediterraneo (pexels) - terranauta.it
Il mare che bagna le coste d’Italia è in una situazione di pericolo e le organizzazioni che se ne occupano hanno lanciato l’allarme.
Nella stagione estiva si pensa principalmente soltanto ad una cosa: andare nella propria spiaggia preferita e tuffarsi in mare per rinfrescarsi dalla calura e dall’afa della città.
Tuttavia il mare viene visto solo sotto un’unica luce, vale a dire come un’immensa vastità d’acqua cristallina ricca di creature marine e come luogo di divertimento e tuffi estivi.
Le acque, però, avrebbero molte più cose da dire e la maggior parte di esse avrebbero un tono grave e serio. Il mare italiano racconterebbe una storia diversa da quella più nota che governa la stagione estiva.
Dal momento che il mare non può comunicare, almeno non con un linguaggio chiaro a tutti, alcune associazioni hanno voluto sensibilizzare l’attenzione dei bagnanti sulla tragicità delle acque italiane.
SOS Mediterraneo
Secondo quanto riportato dal sito brand-news.it, nel 2024 sono state registrate 1.692 persone morte o disperse nel Mar Mediterraneo centrale. Le acque italiane sono spesso la tomba per numerose vite umane e questi dati non possono essere lasciati nel dimenticatoi per poi cadere nell’oblio generale.
Il mare è sì fonte di vita e divertimento, ma è anche un luogo dove si consumano numerosi decessi e tragedie. Per poter evidenziare maggiormente il numero elevato di persone morte o disperse in mare, Viceversa Studio ha voluto ideare un’installazione artistica galleggiante. Questa scultura mobile è stata creata per SOS Mediterranee, ovvero un network di organizzazioni umanitarie senza scopo di lucro attive in Francia, Germania, Italia e Svizzera che ha come obiettivo le operazioni di ricerca e soccorso nel mar Mediterraneo centrale.

L’installazione artistica
L’installazione artistica galleggiante creata da Viceversa Studio si chiama “La Ferita del Mediterraneo” ed è rappresentata da un gigantesco cerotto galleggiante di 90 metri quadrati. Questa scultura mobile è stata posizionata davanti al lungomare Imperatore Augusto di Bari e poteva essere vista sia dalla costa che dal cielo nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 luglio.
L’opera artistica è stata prodotta da Saccage e patrocinata dal Comune di Bari per poter sensibilizzare le sofferenze che il Mare Mediterraneo è costretto a vedere ogni giorno. Inoltre, viene messo in evidenza anche il lavoro che i soccorritori fanno in mare aiutando le persone che riescono a recuperare. Nel 2024 sono state effettuate 1.357 visite mediche a bordo della nave Ocean Viking con interventi post-recupero contro la disidratazione, le ferite da ustione, la denutrizione e i traumi.