In Italia esiste l’isola della droga: i residenti assumono costantemente LSD | È tutto legale

isola streghe LSD - pexels- terranauta
Esista davvero, ed è proprio vicina a noi. Sì, tutto vero. In Italia esiste l’isola della droga: i residenti assumono costantemente LSD. È tutto legale. Lo fanno, continuano a farlo, e le conseguenze sono del tipo che non ti aspetti. Quasi del ‘terzo tipo’.
Che cosa intendiamo? Lo spieghiamo subito, ma la prima premessa da fare è sempre e comunque quella della totale cautela, visto il tema.
Lungi da chi scrive andarci sul sottile su situazioni del genere, e soprattutto nessuno pensi che stiamo incoraggiando le condotte illegali.
La droga, tutte le droghe, sono un pericolo per la salute delle persone, che la stiano assumendo o che vivano, di riflesso, situazioni collegate a chi lo ha fatto.
Dunque, all’insegna del totale rispetto del valore della vita, delle leggi e della morale, si ribadisce fin da subito un ‘NO’ alla droga, chiaro e inequivocabile.
L’isola della droga: cosa succede qui
Eppure, come detto, sembrerebbe che ci sia un posto in cui l’uso della droga, o piuttosto di una in particolare, sia ampiamente diffuso. Di cosa si tratta? Entriamo nel merito della vicenda: i residenti di questo luogo, che poi è un’isola tra le più note amate al mondo, assumono in modo costante LSD, che come molti sanno produce potenti allucinazioni.
Le persone sottoposte a questo ‘fenomeno‘, quindi, sono costantemente preda di allucinazioni, al punto da “vedere” letteralmente le streghe. Sì, esatto, avete capito bene: streghe, vere streghe, o meglio, quelle che – nella mente di chi si trova sotto allucinazione – sembrano essere delle vere e proprie streghe. Con tanto di cappello, scopa volante e aria corrucciata. E non è tutto.

Vedi letteralmente le streghe
Su questa isola vedono le streghe, ma anche spettri, fantasmi, e altre creature bizzarre e strane. E a quanto pare succede da due anni. Siamo sull’isola di Alicudi, dove un fenomeno come questo, ormai, è noto. Una storia misteriosa e quasi ‘esoterica’ nel pieno delle Eolie.
Parliamo appunto, infatti, di Alicudi, la più occidentale e lontana isola delle Eolie: nel corso del XIX e dell’inizio del XX secolo, gli abitanti erano così in povertà da ricorrere all’agricoltura di sussistenza. Erano troppo isolati per ottenere approvvigionamenti costanti da fuori, così ricorrevano a tutto quel che c’era di… locale per la sopravvivenza. Specie la segale, che veniva coltivata anche in condizioni complicate. Peccato però che (pare) che fosse contaminata da Claviceps purpurea, in grado di produrre allucinazioni collettive sull’isola simili a quelli dell’LSD.