HOME 
CURA DEL CORPO - CURA DELLO SPIRITO - CURA DEL PIANETA - ALIMENTAZIONE - MODA - ESTETICA - VIAGGI - CORSI E SEMINARI - FIERE E CONGRESSI
 VIDEO 
L'ORTO BOTANICO - 100 PAROLE SU - NON SOLO RECENSIONI - GUARIGIONE COME CRESCITA - ANGOLO DELLA PSICOLOGA -DOSSIER-
per Titolo/Descrizione/Autore Contenuto Articoli
News 

 
Pagina 1 di 2
PASSIONE, CRESCITA E GUARIGIONE
Negli ultimi secoli, la passione, la capacità di vivere ed esistere pienamente in ogni istante, è stata soffocata. Ma non è stato sempre così. E' non deve essere più così.

Giancarlo Tarozzi

Quando si parla di un processo di crescita personale, si tende invariabilmente a considerare come punto di partenza un lavoro sulla mente e sui processi psicologici. Anche quando ciò viene integrato, come per esempio nello yoga, da un lavoro sul corpo, è estremamente raro che ci si proponga di sviluppare fino in fondo le potenzialità che questo strumento possiede.

Nella condizione ordinaria, ci si identifica generalmente nei propri processi fisici od in quelli mentali. Si dice io ho fame, io ho sonno, io ho paura, io sono arrabbiato; una formulazione più corretta sarebbe: il mio corpo ha fame, il mio corpo ha sonno, la mia mente ha paura etc.. Corpo e mente sono due strumenti estremamente raffinati, che si sono sviluppati nel corso di un processo evolutivo durato miliardi di anni a partire dal momento in cui l'energia ha iniziato quantisticamente a manifestarsi come materia.

Oggi, ogni essere umano si trova a disporre di utensili estremamente raffinati: il corpo è un veicolo che permette di muoversi nella realtà fisica, di fare ed accumulare esperienza; la mente è un computer altrettanto raffinato che permette di elaborare ed interpretare i dati forniti dal corpo perché poi la coscienza, la consapevolezza, lo spirito possa trarre il succo di ogni esperienza vissuta.

O almeno, così dovrebbe essere: spesso, troppo spesso, si vive la quasi totalità della propria esistenza in maniera del tutto inconsapevole. Si arriva alla fine di una giornata, di un mese, un anno, a volte purtroppo in punto di morte alla fine di una vita, rendendosi all'improvviso conto di non avere mai realmente vissuto ma di aver lasciato perennemente innestato il proprio pilota automatico, reagendo inconsapevolmente agli stimoli che la vita ci ha proposto senza trarne nulla e spesso senza essere nemmeno presenti in quello che stava succedendo.

Rimettere in ordine questa situazione che si è stratificata nei secoli e nei millenni significa ripartire dal punto di inizio: la relazione con il proprio corpo come strumento fondamentale per la propria esperienza, per ritornare ad essere attori protagonisti della propria vita.


  
1 | 2
 
  invia articolo per e-mail stampa l'articolo