Elefanti e commercio d’avorio: chi si estinguerà per primo?

Dal Congo alla Puglia scoperti nuovi traffici di avorio illegale. Vittime di questo commercio le ultime popolazioni di elefanti africani. Come fermare questo mercato e salvare i mammiferi più grandi della Terra dal rischio di estinzione? La questione sarà affrontata nel corso della XV Conferenza della Cites, che si terrà a Doxa (Qatar), dal 13 al 25 marzo.

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di Alessandra Profilio

elefante africano
La specie di elefante africano è la più grande, e rappresenta il più grosso mammifero terrestre vivente sul nostro Pianeta
Monili, statue ed altri beni in avorio: questi gli oggetti rinvenuti e sequestrati dalla polizia congolese all’interno di locali gestiti da cinesi nel centro di Brazzaville, capitale della Repubblica del Congo.

In manette sono finiti quattro cittadini cinesi che ora rischiano fino a cinque anni di carcere e multe sino a 10.000 dollari.

Si tratta, probabilmente, di basisti che riforniscono il mercato asiatico: durante la loro permanenza in Africa i lavoratori cinesi acquistano a buon prezzo avorio illegale che poi, al rientro in Cina, rivendono con un notevole guadagno.

A gestire il tutto si è scoperto essere una avorio-connection cinese che ha iniziato a porre le basi in Congo: proprio la ripresa del bracconaggio e la vendita illegale di avorio costituiscono, secondo le autorità congolesi, l’altra faccia della crescente immigrazione cinese nel continente africano.

Ciò che si teme è pertanto lo scoppio di tensioni tra una parte della popolazione congolese ed i cinesi (gli arresti potrebbero essere anche un segnale alla comunità cinese in Congo, ancora piccola), qualora questi ultimi cominciassero a gestire fruttuosi traffici illegali delle rare e preziose risorse del paese africano.

zanne
Caratteristica degli esemplari di elefante africano sono le zanne d'avorio e la proboscide prensile
Dal Congo alla Puglia. Sempre di questi giorni è, infatti, la notizia che a Trani (Bari) la Polizia di Stato ha compiuto un sequestro per violazione della Convenzione di Washington sul Commercio Internazionale delle Specie di Fauna e Flora minacciate di estinzione, più comunemente conosciuta come CITES, che ha lo scopo di proteggere piante ed animali in via di estinzione regolando e monitorando il loro commercio internazionale.

Nell’abitazione di un pregiudicato ed in un negozio di antiquariato gli agenti hanno rinvenuto numerosi oggetti in avorio. Statuine di elefanti, monili, utensili da cucina e manici di pugnali: secondo le prime stime il valore di questi oggetti ammonterebbe a non meno di 50mila euro.

Vittime di questi traffici le ultime popolazioni di elefanti africani: i più recenti censimenti riferiscono di un numero di elefanti oscillante sulle 600.000 unità (negli anni settanta erano oltre due milioni). Il bracconaggio per il commercio dell’avorio è stata la causa determinante della drastica riduzione del numero di esemplari del più grande mammifero vivente.

elefante
L' elefante africano usa le zanne per scortecciare gli alberi o scavare radici, e negli incontri sociali sono esibite come segno di possanza o usate come armi
Secondo l’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), il problema risiede nelle autorizzazioni rilasciate dagli uffici della Cites ad alcuni Paesi africani per la commercializzazione di stock di avorio “legale”, proveniente cioè da sequestri e da cacce di selezione. «L’avorio “legale” – commenta Giovanni Guadagna, responsabile dell’Ufficio Cattività di Enpa – dovrebbe essere distrutto immediatamente, così come dovrebbe essere bandita l’inutile caccia “di selezione”. Tale pratica costituisce infatti il pretesto con il quale si alimenta il commercio mondiale di avorio e degli elefanti destinati alle gabbie degli zoo e dei circhi occidentali. Italia, compresa».

La questione della commercializzazione dell’avorio “legale” è uno dei temi in agenda della XV Conferenza della Cites, che si terrà a Doxa (Qatar), dal 13 al 25 marzo.

In questa occasione i rappresentanti dei 175 Paesi che nel 1973 si sono impegnati per una disciplina del commercio di specie animali e vegetali che rischiano di scomparire si troveranno a discutere anche delle sorti del tonno rosso, che quasi non c’è più, sacrificato (come è stato negli ultimi tempi) sull’altare degli interessi economici o, più precisamente, sulle cucine di sushi e sashimi…

20 Gennaio 2010 - Scrivi un commento
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