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Alex Zanotelli e la privatizzazione dell'acqua
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Parola chiave cercata disastro
Sabato 29 Maggio 2010, la tempesta tropicale Agata ha colpito l’America Centrale portando morte e distruzione in Honduras, Salvador e soprattutto in Guatemala. Il bilancio è devastante. Ad un mese dal dramma le associazioni umanitarie sono riuscite a raccogliere delle somme in grado di sfamare centinaia di famiglie. C’è tanto altro da fare ancora, ma sono piccole gocce a riempire l'oceano. di Dario Lo Scalzo - 30/6/10
Continuano le operazioni per arginare la marea nera che stanno costando alla BP miliardi di dollari. Adesso, arrivano le dichiarazioni di chi il disastro lo ha provato sulla propria pelle. Tyrone Benton, operaio sopravvissuto all'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon dice al mondo che la BP sapeva dei problemi al sistema di sicurezza. di Andrea Boretti - 28/6/10
DIRITTI UMANI
Sono passati quasi 26 anni da quella che è stata definita la "Hiroshima dell’industria chimica", e per le decine di migliaia di vittime non sembrano esserci speranze di giustizia. È di due giorni fa la prima sentenza che individua e punisce i responsabili dell'accaduto. Ma una manciata di soldi, e qualche anno in carcere non sono nulla rispetto al prezzo che i cittadini di Bhopal stanno ancora pagando. di Andrea Bertaglio - 10/6/10
Un unico conto finale, così alcuni Tg hanno descritto l'epilogo del disastro nel Golfo del Messico. Peccato che l'epilogo ancora non ci sia stato. La perdita di greggio, infatti, continua. Intanto, in giro per il web e sui canali non ufficiali di informazione sono tante le voci sulla faccenda. Alcune di queste si riferiscono a nuovi pennacchi di petrolio trovati sul fondale del Golfo. In rete, insomma, è in corso un vero e proprio gossip di controtendenza. Di seguito la testimonianza di Debora Billi. di Debora Billi - 8/6/10
A più di un mese dall'incidente della piattaforma petrolifera avvenuto nel Golfo del Messico, la situazione non sembra essere molto diversa dall'esplosione del 22 aprile. La Bp, intenta a realizzare un nuovo tentativo che possa arginare il disastro, dovrà rispondere di quanto accaduto. Cominciano quindi le inchieste civili e penali che porteranno in tribunale i responsabili del disastro. Queste le decisioni di Obama e del ministro della giustizia americano Eric Holder. di Salvina Elisa Cutuli - 4/6/10
A neanche un mese dal disastro dei disastri nel Golfo del Messico, dall’altra parte del mondo, al largo di Singapore, il mare è nuovamente una macchia di petrolio. Gli esperti dicono che il greggio dovrebbe evaporare abbastanza in fretta a causa delle alte temperature, ma al momento l'unica notizia certa è che le prime chiazze hanno raggiunto la costa. di Andrea Boretti - 1/6/10
Secondo la testimonianza di un ricercatore riportata dall'Associated Press, la marea nera partita dalla Louisiana dopo l'esplosione del 22 aprile, sarebbe già arrivata nella Corrente del Golfo. Adesso il greggio potrebbe raggiungere l'Oceano Atlantico. E mentre i rischi aumentano per l'ecosistema, la BP nega qualsiasi autorizzazione a spedizioni di monitoraggio. di Debora Billi - 18/5/10
Quello della Louisiana, rischia di diventare il più grande disastro ambientale causato dall’uomo nella storia. La marea nera avanza a ritmo incessante nel Golfo del Messico e le idee sui rimedi per fermare la mole di petrolio che sta continuando a fuoriuscire dalla petroliera esplosa il 22 aprile scarseggiano. La situazione è critica. Obama dichiara lo stato di emergenza, la British Petroleum invita i cittadini a proporre soluzioni. di Virginia Greco - 18/5/10
Ci risiamo. L'ennesimo disastro ambientale causato dall'uomo si è abbattuto sui nostri mari, sul nostro pianeta. Nei mari del Golfo del Messico, di fronte alla Louisiana, una piattaforma petrolifera che estraeva fino a 8000 barili di greggio al giorno è esplosa. La Bp inizialmente ha minimizzato, ma oggi hanno dovuto ammettere l'ineluttabile: siamo difronte ad un disastro ambientale. Intanto si registrano 11 morti e 17 feriti, di cui 4 gravi. La colpa? È anche nostra. di Daniel Tarozzi - 26/4/10
Da oltre una settimana sentiamo parlare del disastro ambientale dovuto all’enorme quantità di petrolio riversata nel Lambro e, di conseguenza, nel Po. Da giorni sentiamo parlare delle possibili cause e di una forsennata ricerca dei responsabili, che andrebbero ovviamente trovati e puniti, almeno ogni tanto. Ma abbiamo pensato a quali potrebbero essere i “veri colpevoli” di una tale situazione? di Andrea Bertaglio - 2/3/10