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Alex Zanotelli e la privatizzazione dell'acqua
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Parola chiave cercata brasile
Anche quest’anno nel Climate change perfomance Index 2010, rapporto che tutti gli anni valuta le prestazioni dei 57 paesi responsabili del 90% delle emissioni di CO2, l’Italia è risultata al 44° posto come l'anno passato. Peggio di noi solo l'Arabia Saudita e il Canada. Il motivo che ci posiziona in questa particolare classifica al terz'ultimo posto a livello mondiale è molto semplice: una politica climatica del tutto inesistente. di Andrea Boretti - 16/12/09
Stati Uniti e Cina tornano a rivendicare l’iniziativa sul clima. A Copenhagen sarebbe sul tavolo un accordo dagli effetti concreti, anche se l’ipotesi di un trattato appare del tutto segnata. E mentre la diplomazia internazionale prende in consegna il vertice di Copenhagen, si rinnova il rischio della politica degli annunci. di Stefano Zoja - 16/11/09
Il summit di Copenaghen si avvicina; ancora un mese per stabilire gli obiettivi fondamentali da fissare e intraprendere per ridurre le emissioni entro i prossimi 10 anni. Uno scontro acceso tra Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo. di Andrea Boretti - 5/11/09
Finalmente iniziano tempi duri per le multinazionali dell’allevamento che fanno scempio della foresta amazzonica: i supermercati brasiliani boicottano la loro carne mentre vengono bloccati i finanziamenti al gigante Bertin. Molte materie prime frutto di crimini contro l’ambiente, però, arrivano ugualmente in tutto il mondo, Italia compresa. di Miriam Giudici - 23/6/09
Il colosso brasiliano Bertin che sta distruggendo l’Amazzonia non riceverà più l’ultima parte del prestito dall’International Finance Corporation. Le principali catene di supermercati in Brasile stanno cancellando i propri rapporti con la grande azienda, mentre in Italia i pochi clienti rimasti continuano a tacere. Dopo tanti crimini compiuti contro l’ambiente e le popolazioni indigene è giunta l’ora della giustizia - 16/6/09
Marina Silva, stimatissima titolare dell’Ambiente nel governo Lula, lascia l’incarico. Dietro il gesto la difficoltà di contrastare le minacce crescenti alla Foresta Amazzonica, che gli affaristi considerano una piattaforma fondamentale per lo sviluppo del Brasile. di Stefano Zoja - 14/5/08